L’ombra della mafia sul mercato ortofrutticolo: finanzieri sequestrano capannone di mille metri quadri
PALERMO – Dopo le raccomandazioni del Ministero dell’Interno di vigilare sulle possibili infiltrazioni mafiose all’interno dell’economia legale, sarebbero arrivati i primi provvedimenti. Sembrerebbe infatti che all’interno dello “scaro“, il mercato ortofrutticolo del quartiere Zisa di Palermo, sia stata fatta un’interdittiva antimafia nei confronti di una delle società attive all’interno del mercato.
L’azienda colpita dal provvedimento sarebbe la “Fenice ortofrutticola srl“, che sarebbe stata “pizzicata” dalla Guardia di Finanza. La settimana scorsa infatti, i finanzieri avrebbero sequestrato un capannone di mille metri quadri dove sarebbe stato aperto un vero e proprio mercato abusivo.
All’interno di tale capannone, i militari avrebbero trovato Salvatore D’Amico, imprenditore arrestato nel 2012 con l’accusa di essere un prestanome di un boss della Noce, poi condannato a un anno e 8 mesi per intestazione fittizia di una sala scommesse.
Le indagini della Guardia di Finanza di Palermo avrebbero accertato che il mercato abusivo era attivo dal 26 marzo, ovvero dopo la chiusura di quello ufficiale. L’attività avrebbe continuato ad andare avanti anche dopo la riapertura del mercato “regolare” di via Montepellegrino.
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