Chi sono i due dispersi recuperati nel relitto Bayesian

Chi sono i due dispersi recuperati nel relitto Bayesian

PALERMO – Due corpi localizzati e recuperati all’interno del relitto del Bayesian, il veliero affondato al largo delle coste di Porticello. I cadaveri sono stati individuati all’interno di una cabina e successivamente estratti dallo scafo dell’imbarcazione.

Dopo essere stati portati sul gommone dei vigili del fuoco, i cadaveri sono stati sbarcati a terra. L’operazione si è svolta in diverse fasi a causa della complessità delle manovre e dei tempi di decompressione necessari per i sommozzatori. Dopo il recupero, è stata effettuata una prima sosta a venti metri di profondità, dopodiché i sub hanno riportato i corpi in superficie. Una volta arrivati sulla banchina, i corpi sono stati trasferiti in un capannone e successivamente caricati su un’ambulanza, per essere probabilmente portati nella camera mortuaria di un ospedale, dove si procederà al riconoscimento e all’autopsia, parte dell’inchiesta giudiziaria in corso condotta dalla Procura di Termini Imerese.

Le ricerche continuano per individuare gli altri quattro corpi nelle cabine del Bayesian, con due che sarebbero già stati localizzati.

Gli ultimi aggiornamenti sul relitto Bayesian

Dopo aver ascoltato il comandante del Bayesian, James Cutfield, i magistrati di Termini Imerese e la Capitaneria di Porto stanno ora interrogando gli altri membri dell’equipaggio e i passeggeri sopravvissuti, nel tentativo di ricostruire gli eventi che hanno portato al naufragio della barca a vela. Resta ancora da chiarire cosa abbia causato il rapido affondamento della nave, avvenuto in pochi minuti.

Nel frattempo, sono arrivati altri sommozzatori, tra cui quelli che parteciparono alle ricerche durante la tragedia della Concordia, per intensificare le immersioni e raggiungere le cabine situate nella parte inferiore dello scafo.

Le operazioni di ricerca continuano senza sosta, impiegando risorse navali, aeree e subacquee. I sub stanno operando con l’ausilio di un veicolo subacqueo a controllo remoto (ROV), fornito dalla Guardia Costiera. Questo dispositivo, capace di operare fino a 300 metri di profondità e con un’autonomia di 6-7 ore, permette di indagare i fondali e registrare video e immagini dettagliate per supportare l’inchiesta della Procura di Termini Imerese.

Il punto della situazione

Questa mattina, a Porticello, si è svolto un nuovo briefing tra vigili del fuoco, Capitaneria di Porto e vari tecnici e ingegneri per fare il punto della situazione. Le immersioni sono riprese subito dopo la riunione.

Il relitto, di proprietà del magnate britannico Mike Lynch, disperso insieme alla figlia Hannah, al presidente di Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e sua moglie, e all’avvocato americano Christopher Morvillo con la consorte, si trova adagiato sulla fiancata di dritta a una profondità di circa 50 metri. Dalle prime ispezioni, lo scafo non presenta falle evidenti, e l’albero maestro in alluminio, alto 75 metri, appare intatto.

Un elemento di interesse per i sub è la grande deriva mobile dell’imbarcazione, parzialmente sollevata poiché il veliero era in rada. Il pescaggio del cosiddetto “corpo morto“, di circa dieci metri nel caso del Bayesian, è pensato per garantire la stabilità dell’imbarcazione. Tuttavia, il sollevamento della deriva potrebbe aver contribuito al rapido affondamento dello yacht, avvenuto in meno di un minuto, come mostrano le riprese delle telecamere del litorale.

I sommozzatori, dopo aver aperto un varco nello scafo, hanno già ispezionato la cabina armatoriale senza esito. Ora proseguiranno le ricerche nelle cabine dei passeggeri, dove si teme che i sei dispersi possano essere rimasti intrappolati. L’operazione è complessa a causa del tempo limitato disponibile, circa 12 minuti per immersione, dovuto al necessario periodo di decompressione.

La speranza di un “miracolo”

Le speranze di trovare superstiti sono quasi nulle, ma i familiari dei dispersi continuano a sperare, aggrappandosi alla possibilità che una “bolla d’aria” all’interno dell’imbarcazione possa aver salvato i loro cari. Questa ipotesi è stata riportata dai media britannici, che hanno citato i soccorritori italiani.

Il fratello di Jonathan Bloomer, Jeremy, intervistato dalla BBC, ha dichiarato di non volersi arrendere finché i corpi non saranno recuperati. Riconoscendo la lentezza inevitabile delle operazioni subacquee, Jeremy Bloomer ha sottolineato che è ancora tempo di sperare, anche se con cautela.

Secondo l’ANSA, l’interrogatorio del comandante James Cutfield, durato oltre due ore, si è svolto ieri sera. I magistrati stanno ora ascoltando tutti i sopravvissuti presso il resort Domina-Zagarella. L’imprenditore Brent Hoberman ha descritto la situazione come una “tragedia shakespeariana” per Lynch, che aveva recentemente festeggiato la sua assoluzione in un lungo processo legale negli Stati Uniti. Hoberman, amico di Lynch da 28 anni, ha espresso la speranza in un “miracolo” che possa cambiare il destino tragico di questa vicenda.