PALERMO – Torna a far parlare il caso dello stupro di Palermo, stavolta per una serie di dichiarazioni provenienti dalla vittima stessa: Asia Vitale. Secondo quanto reso pubblico, infatti, una conversazione tra la ragazza e un podcaster sarebbe trapelata online, facendo traballare la presunta mancanza di consenso poco prima del rapporto.
La conversazione tra Asia Vitale e il podcaster
Tale notizia, inoltre, è stata resa pubblica poco dopo la rinuncia del mandato da parte dell’avvocata di Asia, Carla Garofalo. La Garofalo infatti aveva deciso di prendere le distanze dalla ragazza in seguito a un suo recente comportamento illecito, ovvero quando aveva inseguito con un coltello l’ex compagno.
L’audio, elemento cardine della puntata di ieri sera de Le Iene, conterrebbe una conversazione tra Asia e Gioacchino Gargano, circa il presunto consenso della ragazza al gruppo. “Secondo me tu li hai denunciati perché magari ci sei rimasta male per qualcosa”. Così aveva iniziato Gargano, a cui poi Asia ha risposto: “La situazione non l’ho creata io, mi ci sono ritrovata. Capisci? Io non ho organizzato un c**zo“.
La ragazza ha poi proseguito nel racconto, facendo intendere un iniziale consenso al rapporto: “Io gli ho detto ‘uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, apposto, venite con me”. La discussione si è poi protratta a proposito della denuncia quando Asia ha aggiunto: “Loro sono stati così cretini da ammettere la loro colpevolezza, quindi… io a quel punto non ho potuto fare più niente. Anzi, addirittura mi ricordo che prima ancora che uscisse la notizia, io ero andata dai carabinieri per ritirare la denuncia, ma mi hanno detto che non era ritirabile, perché continuava d’ufficio”.
L’intervento de Le Iene
La conversazione è così finita sui giornali, creando tanto scalpore da spingere la redazione de Le Iene a contattare Asia. La ragazza ha quindi tentato di spiegare il perché di quelle dichiarazioni, affermando: “Volevo auto sabotarmi. Volevo far questo. Quella mattina mi sono svegliata, mi sono venuti tanti pensieri, ho pensato a tutta la gente che mi critica… Ho un’indole un po’ autodistruttiva”.
“Volevo che la gente avesse quello che aveva sempre pensato di me – ha poi aggiunto la giovane -. Così non mi rompevano più la min***a. Non volevo più difendermi, volevo solo che finisse”.
Sulle reali dinamiche di quella fantomatica sera, Asia, ha poi voluto chiarire una volta per tutte: “Il consenso inizialmente c’è… solo che poi è finita di merda, perché realmente mi hanno fatto quello che mi hanno fatto. Un minimo di consenso c’era, però poi son crollata. Ho capito che affrontare quella situazione alle mie condizioni non ce la facevo. Già avevo detto basta, poi ho continuato a dirlo perché stavo male. Era buio, non ricordo bene tutto, ma so che non è stato bello. Ci ho sofferto“.