Libia martoriata dalla guerra, popolazione in fuga: gli scenari che coinvolgono l’Italia

Libia martoriata dalla guerra, popolazione in fuga: gli scenari che coinvolgono l’Italia

PALERMO – La situazione in Libia si fa sempre più preoccupante. In un Paese già instabile, l’ultima iniziativa militare mossa dal generale Haftar non fa che creare preoccupazione a livello internazionale.

Il generale, comandante del Libia National Army (Lna), ha attaccato le milizie nazionali a Tripoli. Non è nuovo a iniziative contro il governo nazionale, riconosciuto a livello internazionale e guidato da Fayez al-Sarraj, primo ministro dal 2015.

Il primo ministro al-Serraj si sta preparando a contrastare le truppe nemiche. Ci troviamo davanti all’ennesimo conflitto civile. Le possibili cause di questa guerra, che possono riguardare anche l’Italia, sono numerose.

Innanzitutto il nostro Paese deve proteggere gli interessi economici sul territori libico, si fa riferimento alle aziende italiane presenti nel Nord Africa; l’escalation di violenza, inoltre, potrebbe portare a un incremento del’immigrazione e quindi degli sbarchi, che avevano visto un calo grazie ad accordi internazionali presi con l’attuale governo libico. L’instabilità politica renderebbe ancora più complicata la possibilità di portare avanti i patti già fatti e di farne degli altri.

Un ulteriore pericolo da tenere in considerazione è quello del proliferare di gruppi terroristici già presenti nel Paese, come l’Isis, che si è sempre approfittato dell’instabilità politica delle regioni in cui aveva degli insediamenti.

Fonte foto: Alamy

Nel frattempo l’Unione Europea invita a cessare i combattimenti, che stanno sconvolgendo un percorso politico guidato dall’Onu, che continua a operare sul territorio.

Le milizie del Lna si sono spinte fino ad Ain Zara, a pochi chilometri da Tripoli, dove si trova un centro di detenzione per i migranti. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite fa sapere che già 150 profughi sono stati spostati.

Se i combattimenti continueranno e la battaglia si sposterà all’interno della città, il numero degli sfollati aumenterà a dismisura. Ad oggi, dall’inizio del conflitto in questione, 9.500 persone sono state costrette a fuggire dalle proprie abitazione.

Fonte immagine di copertina: Ansa