L’ex procuratore generale di Palermo Scarpinato: “Riina e i suoi parte di un sistema più grande”

L’ex procuratore generale di Palermo Scarpinato: “Riina e i suoi parte di un sistema più grande”

PALERMO – “Riina e i suoi erano solo una delle componenti di un complesso sistema che annoverava al suo interno l’establishment: presidente del Consiglio, politici, assessori regionali, capo della polizia. Tutti sottoposti a processo e in molti casi condannati”.

Parole pesantissime quelle pronunciate dall’ex procuratore generale di Palermo e componente del pool di Falcone Borsellino, Roberto Scarpinato, al convegno Pd che si è tenuto ieri a Palermo.

Tutto ciò rimane tabù nelle cerimonie del 23 maggio per Falcone, poi le autorità statali si dileguano e si vedono bene dal presentarsi il 19 luglio per replicare il canovaccio: sanno bene che non possono farlo perché la loro presenza è bandita“.

Questo il duro attacco di Scarpinato, uno degli ospiti del convegno “A 30 anni dalle stragi, questione criminale e questione democratica. L’Altra storia” che ha visto intervenire anche il giornalista Andrea Purgatori, il regista Pif, Sigfrido Ranucci autore di Report, il procuratore aggiunto della Dda di Palermo Paolo Guido, il direttore di Micromega Paolo Flores d’Arcais, l’eurodeputata Caterina Chinnici (candidata alle primarie come sindaco di Palermo per il campo progressista), il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, e la scrittrice Stefania Limiti.

A fare eco alle parole di Scarpinato l’intervento dell’ex procuratore palermitano e presidente del Senato Pietro Grasso che al convegno organizzato da “Fratelli d’Italia” a Palermo in ricordo di Paolo Borsellino e degli agenti assassinati trent’anni fa nella strage di via D’Amelio, ha detto: “Per la giustizia c’è la prescrizione, ma esiste la verità storica. Chi sa parli. Per favore! Vogliamo sapere la verità sulla strage di via D’Amelio, chi ha voluto accelerare l’assassinio di Paolo Borsellino. Sono solidale con Fiammetta Borsellino anche se le sue parole fanno male per chi lavora per lo Stato“.

 

Foto Ansa