L’ex giudice Morvillo diserta il trentennale delle stragi a Palermo

L’ex giudice Morvillo diserta il trentennale delle stragi a Palermo

PALERMO – L’ex magistrato Alfredo Morvillo, fratello di Francesca Morvillo, moglie di Giovanni Falcone, ha preso la decisione di non partecipare oggi a Palermo alla Giornata conclusiva per le commemorazioni del trentennale delle stragi mafiose.

Morvillo, ora in pensione, ha comunicato che non sarà presente alla cerimonia di intitolazione dell’aula bunker dell’Ucciardone a Falcone e Borsellino, che ha avuto luogo oggi pomeriggio.

Presenti all’evento il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Lucia e Manfredi Borsellino, figli del giudice ucciso in via D’Amelio, e Maria Falcone, sorella di Giovanni.

L’ex giudice non si presenterà neanche al Teatro Massimo dove in serata si terrà il Requiem per le vittime di mafia.

Le motivazioni di Morvillo

Non si può accettare di condividere  questo momento – ha spiegato Morvillo – con personaggi, inevitabilmente invitati, che non hanno nulla a che fare con i nostri amatissimi indimenticabili giudici, che, dall’alto delle loro responsabilità istituzionali, non tralasciano di mandare alla cittadinanza messaggi di pacifica convivenza con ambienti notoriamente in odore di mafia“.

Non è la prima volta che Alfredo Morvillo ha fatto presente la situazione, come accaduto alla vigilia della manifestazioni dello scorso 23 maggio per il trentennale della strage di Capaci: “C’è chi strizza l’occhio a personaggi condannati per mafia. C’è una Palermo che gli va dietro, se li contende e li sostiene“, aveva affermato facendo riferimento ad alcuni esponenti politici condannati come Totò Cuffaro e Marcello Dell’Utri, che avevano appoggiato il candidato sindaco, successivamente eletto, Roberto Lagalla.
Davanti a questi fatti – aveva aggiunto – mi viene in mente un cattivo pensiero: certe morti sono stati inutili“.

Fonte foto Mimmo Marzaioli