Se l’emergenza chiama i fuoristradisti rispondono: la nuova figura del 4×4

Se l’emergenza chiama i fuoristradisti rispondono: la nuova figura del 4×4

PALERMO – Chiedere aiuto per strada, rimanere con l’auto in panne, sono situazioni spiacevoli che qualche volta saranno capitati a tutti. Se si è soliti chiamare il soccorso stradale, in realtà esiste anche un soccorso alternativo, ovvero quello dei Fuoristradisti in emergenza, mandando un messaggio alla loro pagina Facebook, al quale prontamente rispondono inviando il numero di telefono del fuoristradista più vicino.

Il gruppo nasce a maggio 2014, quando sul web è emersa la voglia da parte di alcuni amanti del 4×4 di unirsi, non per formare uno dei soliti gruppi che si riunisce per le gare o le passeggiate nei boschi, ma affinché, invece, potesse svolgere dei compiti ben precisi e soprattutto utili in tutto il territorio italiano.

“Avevamo notato, infatti – dichiara Claudio Iaia, fondatore e coordinatore del gruppo – che durante le ultime calamità naturali, ma non solo, i nostri mezzi fuoristrada super accessoriati si erano fatti notare. Questo perché, grazie alle loro caratteristiche peculiari, quali la loro grande altezza da terra, i grossi pneumatici, i verricelli elettrici su di essi installati, i prestanti motori e tanto altro si erano rivelati fondamentali durante le operazioni di soccorso”.

Infatti, tra i loro compiti principali c’è quello di portare aiuto durante, ma soprattutto dopo, una calamità naturale, come può essere un post terremoto, un alluvione ed un’emergenza neve. Nonostante la complessità di certi salvataggi, bisogna sottolineare che i fuoristradisti in emergenza non sempre hanno fuoristrada enormi e super elaborati; anche un fuoristradista con un piccolo mezzo a volte è stato fondamentale per un aiuto in strada, semplicemente usando dei cavi batteria per far ripartire l’auto. “La nostra passione – continua il coordinatore – ci ha portati ad affinare conoscenze di meccanica e di elettronica, che spesso sono fondamentali per aiutare chi è in difficoltà e per risolvere il problema”.

I fuoristradisti sono radicati in tutta Italia, dai paesini alle città, operando ognuno nella sua zona, ma nel caso di grandi eventi, come i terremoti, partono gruppi da tutte le regioni per portare i viveri alle popolazioni colpite. Anche in Sicilia troviamo diverse unità, che hanno portato a termine innumerevoli salvataggi nell’isola. Tra le varie operazioni di soccorso, si possono citare: il post alluvione a Giardini Naxos; i tanti interventi sulle spiagge catanesi per tirare fuori la gente che, ignorando il pericolo, aveva cercato di transitare sulla sabbia con l’auto rimanendo infossata sulla spiaggia; e l’intervento a Milazzo nel 2015, dove moltissimi millimetri di acqua avevano inondato la città, lasciando la gente in difficoltà per ben sei giorni.

Milazzo

Milazzo

Volontà del gruppo anche quella di cambiare l’immagine dei mezzi 4×4. “Da qualche anno a questa parte – conclude Iaia –, sempre più spesso noi, come categoria, siamo stati etichettati come gente con mezzi troppo inquinanti, o come persone che rovinano o sporcano i boschi durante le uscite. È quello che vogliamo smentire. Aiutiamo tutti indistintamente e gratuitamente proprio per fare una nuova idea della nostra categoria. Speriamo che la nuova immagine di fuoristradista, come portatore di aiuto e come amante della natura, possa prendere piede al più presto, perché noi ce la mettiamo tutta”.