PARTINICO – Blitz della Guardia di Finanza a Partinico, in provincia di Palermo, contro i furbetti del Reddito di Cittadinanza. Con due controlli in due diverse aziende del territorio comunale, i finanzieri avrebbero individuato ben 12 lavoratori in nero. Tre di questi avrebbero pure percepito il Reddito di Cittadinanza.
In particolare, le Fiamme Gialle, al fine di verificare la corretta attuazione della normativa sul lavoro, nonché il rispetto dei protocolli anti Covid-19, avrebbero ispezionato un’azienda attiva nella fabbricazione di poltrone e divani e un’altra azienda attiva nella fabbricazione di insegne elettriche.
Per quanto riguarda la prima azienda, i finanzieri avrebbero controllato e identificato 21 lavoratori. Dopo le verifiche, sarebbe emerso che 11 di loro lavoravano in nero. Dato che l’azienda attiva nella fabbricazione di poltrone avrebbe superato la soglia del 20% della manodopera irregolare impiegata, sarebbe stato proposto all’Ispettorato del Lavoro competente di adottare il provvedimento di sospensione dell’attività.
Nel secondo esercizio controllato, sembrerebbe che su tre dipendenti, uno lavorasse in nero. I successivi sviluppi delle indagini avrebbero portato la Guardia di Finanza a scoprire che tre dei 12 lavoratori in nero percepivano il Reddito di Cittadinanza. Le Fiamme Gialle, dunque, avrebbero sequestrato le tre carte prepagate sulla quale venivano corrisposte le somme indebitamente percepite e avrebbero denunciato i “furbetti” alla Procura della Repubblica di Palermo per l’ipotesi di reato di omessa comunicazione della variazione della posizione lavorativa (seppure effettuata in forma irregolare.
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