PALERMO – Restano in stato di agitazione i 1.150 lavoratori di Reset, dopo il duro colpo ricevuto giovedì scorso in merito alla procedura di raffreddamento in prefettura.
I sindacati continuano a richiedere al Comune di Palermo normali condizioni contrattuali e reddituali, profili full time del personale, lo sblocco della parte economica degli scatti di anzianità pregressi, la riorganizzazione aziendale e la stipula di un contratto di servizio su base almeno triennale.
“In un città torrida in estate il servizio di diserbo non può essere abbozzato per luglio con estremo ritardo, le alte temperature potrebbero mettere a rischio l’incolumità dei cittadini e degli stessi lavoratori che operano. Non può una città come Palermo, a grande vocazione turistica e culturale, vivere alla giornata“, hanno affermato Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Cisal Fiadel, Asia Snalv e Ursas Cisas.
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