PALERMO – “Palermo sta lavorando per garantire alla giovane vittima dello stupro sicurezza, solidarietà e la vicinanza che non è mancata, in questa fase, nei suoi confronti. Mi rivolgo a lei con l’affetto e la vicinanza del sindaco ma soprattutto del padre di famiglia“.
Lo ha detto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, alla trasmissione Start di Skytg24 confermando che “la città è pronta ad accoglierla, sempre“.
Adesso la vittima di violenza si trova in una comunità fuori da Palermo.
“Più in generale – ha osservato Lagalla – credo si debba fare chiarezza sul fatto che la famiglia è un’agenzia educativa primaria che, insieme alla scuola, forma la coscienza e la consapevolezza sociale. Il tema è in primo luogo educativo e, dunque, la regressione che riguarda gli ambienti familiari in condizioni di disagio diviene un argomento importante. Le amministrazioni comunali – ha aggiunto il sindaco di Palermo – possono contribuire al processo educativo con il controllo del territorio, la regolazione della ‘malamovida’ e anche con interventi di natura sociale che devono fare i conti con le limitazioni della finanza locale e della complessità delle normative in gioco“.
L’intervento del sindaco sulla castrazione chimica
“Sulla castrazione chimica, per i responsabili di violenze sessuali, ritengo che alle estreme situazioni occorre ricorrere con estremi provvedimenti. Quello della castrazione chimica, essendo un estremo provvedimento, va collocato in una gerarchia, in una scala graduale di sanzioni e di valutazioni delle pene“, le parole di Lagalla.
“È difficile assumere in questa materia – ha aggiunto – una posizione che non tenga conto di una serie di distinguo che riguardano i colpevoli, la loro età, i precedenti e i contesti in cui le violenze maturano. Sicuramente l’inasprimento delle pene, in senso lato, è un argomento che va posto. Va posto però – ha sottolineano Lagalla – insieme alla possibilità di recupero sociale e di assistenza sia familiare e sia delle nuove generazioni. Queste ultime hanno subito l’isolamento della pandemia che ha amplificato i leoni da tastiera e ha disabituato al rapporto e alla relazione reale“.