PALERMO – La Polizia di Stato ha arrestato a Palermo un uomo di nazionalità straniera. Quest’ultimo, accusato di detenere, in un domicilio nella sua disponibilità, una grossa quantità di stupefacente in parte già pronto per lo smercio.
Nei confronti dell’arrestato è già stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere.
A questi esiti si è giunti a seguito di un’operazione di Polizia giudiziaria condotta dai “Falchi” della sezione “Contrasto al crimine diffuso” della Squadra Mobile palermitana.
Negli scorsi giorni, una pattuglia di agenti in borghese stava perlustrando in incognito ed in chiave antidroga i vicoli del mercato di Ballarò. I poliziotti hanno notato un uomo, già arrestato nel recente passato, uscire da un immobile con un involucro in mano e richiudere il cancelletto di accesso all’edificio.
In seguito al precedente arresto dell’uomo, le autorità avevano disposto il divieto di dimora nel Comune palermitano. Questo, a causa dei fondati sospetti che potesse essere coinvolto in reati legati agli stupefacenti.
Di fronte a questa situazione, gli agenti, senza esitazione, decisero di intervenire e intimarono l’“Alt Polizia”. Tale mossa provocò una reazione scomposta da parte dell’uomo. Inizialmente, ha cercato di fuggire e, una volta raggiunto, oppose una resistenza attiva utilizzando calci e pugni.
L’escalation della situazione ha richiesto l’intervento immediato di ulteriori pattuglie, che si diressero rapidamente sul luogo per rendere l’uomo inoffensivo e procedere al suo arresto.
Con il supporto delle forze aggiuntive, i poliziotti effettuarono una perquisizione nell’edificio da cui l’uomo era stato visto uscire.
L’edificio si presentava suddiviso in un piano rialzato e un primo piano, quest’ultimo adibito ad abitazione. Sorprendentemente, il piano rialzato si rivelò essere un’autentica raffineria di stupefacenti.
La scoperta del laboratorio confermò i sospetti delle autorità riguardo alle attività illegali dell’uomo, consolidando le prove a suo carico.
L’efficace azione delle Forze dell’Ordine ha consentito di neutralizzare la minaccia rappresentata dall’uomo e di ridurre potenziali pericoli legati alla produzione e distribuzione di sostanze stupefacenti nell’area.
Sono stati rinvenuti 180 grammi di cocaina, 20 grammi di marijuana, quasi 2 chilogrammi di eroina. Erano in parte suddivise in dosi, in parte da confezionare unitamente a sostanza polverosa per il taglio dello stupefacente stesso.
Addosso all’uomo, durante le fasi dell’arresto, era stata invece rinvenuta una cospicua somma di denaro, circa mille euro. Il pusher non sapeva fornire spiegazioni, motivo per cui la droga è stata sequestrata.
Sulla scorta del rinvenimento e del sequestro di stupefacente confezionato in ovuli, prima di condurre l’arrestato presso una struttura carceraria, gli agenti hanno ritenuto opportuno sottoporlo ad esami strumentali ospedalieri.
Questi hanno evidenziato la presenza in corpo di ovuli ingeriti contenenti a loro volta stupefacenti. Anche questi ovuli sono stati recuperati a seguito di una breve degenza ospedaliera.
Le indagini sono in corso per risalire a destinatari e fornitori dello stupefacente.
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