PALERMO – La voragine di viale Regione che avrebbe causato la morte di Samuele Fuschi si sarebbe aperta negli istanti successivi all’incidente. Secondo il verbale della polizia municipale, la buca avrebbe “inghiottito” il birillo posizionato poco prima. Questo è uno dei dati emersi dai rilievi eseguiti ieri pomeriggio dagli agenti dell’Infortunistica, guidati dal comandante Angelo Colucciello, dopo l’incidente in scooter in cui ha perso la vita il 38enne, il cui cadavere è stato trovato a circa 47 metri dal punto in cui l’asfalto risultava deteriorato. Restano i dubbi sul fatto che l’uomo indossasse il casco trovato allacciato vicino al suo Honda Sh300.
L’incidente è avvenuto intorno alle 15 all’altezza di Bonagia. Fuschi, sposato e padre di quattro figli, stava percorrendo la circonvallazione nella carreggiata in direzione Catania quando a un certo punto sarebbe stato sbalzato dalla sella a causa del dislivello. Il violentissimo impatto non ha lasciato scampo al 38enne che sarebbe deceduto sul colpo. Gli agenti della polizia municipale intervenuti poco dopo hanno posizionato un cono arancione davanti all’avvallamento per poi dirigersi verso l’uomo. Il tempo di voltarsi e il birillo non c’era più: era caduto all’interno di una buca dal diametro di oltre 50 centimetri che – secondo quanto scritto nel verbale – si era appena aperta.
Dopo aver constatato il dettaglio, i vigili hanno eseguito i rilievi stradali e altri accertamenti documentali sullo scooter, che risultava già sequestrato per mancanza di copertura assicurativa e privo di revisione, ma anche sul 38enne che possedeva una patente non idonea a guidare un mezzo con motore da 300 cc. Tutti i dati emersi sono stati relazionati e consegnati al sostituto procuratore Ludovica D’Alessio. Nel fascicolo, oltre ai verbali della polizia municipale e alla relazione del medico legale, saranno inseriti anche i risultati della Tac cui sarà sottoposta la vittima nelle prossime ore.
Le parole del sindaco Lagalla
Quanto scritto dagli agenti dell’Infortunistica è stato oggetto delle dichiarazioni del sindaco Roberto Lagalla il quale, dopo le condoglianze ai familiari di Fuschi, ha fatto alcune precisazioni: “Nessuna segnalazione per il pronto intervento è pervenuta, infatti, negli ultimi giorni al Comando della polizia municipale e risulta impossibile che una buca del genere, lungo l’arteria più trafficata della città, non fosse stata segnalata, come del resto già avvenuto per altre buche in viale Regione Siciliana, poi riparate“.
Il primo cittadino ha poi allargato le sue considerazioni sullo stato delle strade palermitane e sugli sforzi fatti fino a ora. “Dal punto di vista generale – ha affermato – questa amministrazione, negli ultimi mesi, ha attivato i primi cantieri, mettendo a disposizione il massimo che può in termini di uomini, mezzi e risorse economiche, dopo anni di immobilismo e dopo aver ridato agibilità finanziaria al Comune, rimasto senza bilancio per oltre tre anni. Siamo consapevoli dei ritardi da recuperare e non ci sottraiamo. Diciamo solo che avere rimesso in piedi i conti ci consente oggi di far andare avanti le opere sia di giorno, sia di notte. Anche l’attività di rattoppo è molto intensa e procede giorno dopo giorno, ma arrivare ovunque nello stesso momento non si può. In queste settimane si sta procedendo con il rifacimento delle strade della quarta circoscrizione e questo avverrà nei prossimi mesi anche nelle altre e dall’altro si va avanti con interventi singoli nei quartieri, dopo un lavoro di mappatura delle buche della città, mai eseguito prima“.