PALERMO – Il giudice per le indagini preliminari, Nicola Aiello, ha rinviato a giudizio un ex operaio della Fiat di 62 anni che nel 2014 avrebbe adescato una bambina di 11 anni su Facebook.
L’uomo, originario di Altofonte – in provincia di Palermo – è accusato di adescamento di minore, detenzione e cessione di materiale pedopornografico. G.D.R., queste le iniziali del 62enne, avrebbe inviato foto di se stesso nudo nella chat privata del profilo Facebook di una bambina di 11 anni e l’avrebbe convinta a fare lo stesso. Secondo la ricostruzione dei carabinieri l’uomo, ora disoccupato, nel 2014 avrebbe chiesto l’amicizia alla ragazzina su Facebook. Quasi subito avrebbe iniziato a contattarla nella chat privata di Messenger.
Dopo poco il tono delle conversazioni diventa sempre più intimo e senza che la bambina se ne accorga il sessantenne comincia ad utilizzare un linguaggio sessualmente esplicito. Lei, probabilmente inconsapevole delle richieste accetta di inviare al 62enne foto sue mentre è nuda in bagno e nella sua cameretta. Lui fa lo stesso mandandole primi piani “osceni”. Lui le compra anche un vestito e le chiede un incontro proprio ad Altofonte, sventato poi dall’intervento della madre della bambina.
Immediata è scattata la denuncia ai carabinieri. Ieri il 62enne è stato rinviato a giudizio. Il processo comincerà a metà marzo davanti alla seconda sezione del Tribunale di Palermo. L’ex operaio, secondo l’accusa, avrebbe cominciato a mandare messaggi privati alla bambina. Una volta entrati in confidenza, l’imputato ha chiesto alla vittima di mandargli delle foto, prima del viso, poi del seno e poi nuda. Uno degli scatti sarebbe poi stato ceduto a un’altra persona.