Infrastrutture in Sicilia: opere da sbloccare per 10 miliardi di euro

PALERMO – Opere da sbloccare per 10 miliardi di euro. È questa la situazione al momento in Sicilia, che rischia di vedere revocati i fondi se gli appalti non saranno affidati entro il 2021.

A dirlo Fulvio Bellomo, dirigente generale del dipartimento regionale Infrastrutture, all’incontro di Ance Sicilia sul Bim, nuova metodologia informatica.

Si tratta di progetti di buona parte di competenza di Anas e Rfi. Di questo gruzzoletto, 5 miliardi sarebbero destinati alla velocizzazione della ferrovia Palermo-Catania. Tra le altre opere da sbloccare vi sono: le tangenziali di Gela per 316 milioni, di Catania per 214 milioni e di Agrigento per 200 milioni.

Inoltre, Bellomo ha dichiarato che si attendono indicazioni sull’Anello ferroviario di Palermo. Intanto è stato sbloccato il Passante ferroviario, ma ancora mancano le stazioni di Capaci, via Lazio e interventi a Sferracavallo

Si potrà assistere al raddoppio della ferrovia Ogliastrillo-Castelbuono e un altro obiettivo è quello di affidare entro l’anno 70 interventi per 111 milioni, dando priorità alle aree interne più disagiate delle province di Enna e Caltanissetta.

Infine, ha messo in luce che dopo il crollo del Ponte Morandi sono stati censiti 1.900 punti di criticità sui viadotti in Sicilia, ma che l’Anas ancora non ha riferito quali interventi bisognerebbe eseguire. Per effettuare questi lavori sono stati stanziati 5,4 milioni di euro con il fine di coinvolgere i liberi professionisti.

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