PALERMO – Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha condannato i 4 gestori della casa di riposo di Palermo “Anni azzurri” accusati di aver maltrattato gli anziani, sia fisicamente che verbalmente.
Si tratta di un unico nucleo familiare e, nello specifico, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, i coniugi Brigida Camarda e Michele Riccobono sono stati condannati a 6 anni e 8 mesi ciascuno (applicando gli sconti di pena del rito abbreviato), i figli Edoardo e Antonino Riccobono, invece, 4 anni e 10 mesi ciascuno.
I 13 anziani, ospiti della struttura, sarebbero stati protagonisti di episodi di minacce, violenze, condotte denigratorie e vessatorie. Alcuni, tra l’altro, sarebbero stati sedati e imbottiti di psicofarmaci per farli calmare.
Un particolare “trattamento di sfavore” sarebbe poi stato riservato a un disabile ultraottantenne (poi morto per un malore) dai gestori della casa di riposo, trasformatasi in vero e proprio inferno.
Per ricostruire con esattezza quanto accadeva all’interno della casa di riposo, la polizia si è servita di video, intercettazioni e anche della testimonianza di una badante (assunta per un solo giorno) che si sarebbe accorta di quanto gli anziani fossero maltrattati.
Immagine di repertorio
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