Inchiesta “Mani in Pasta”, “trema” il clan dell’Acquasanta: il boss Ferrante si pente

Inchiesta “Mani in Pasta”, “trema” il clan dell’Acquasanta: il boss Ferrante si pente

PALERMO – Il boss Giovanni Ferrante (detto “Nanni”), reggente del clan dell’Acquasanta di Palermo, ha scelto di diventare collaboratore di giustizia.

È la notizia che nelle scorse ore ha interessato il mondo dell’antimafia. Prima di lui, anche l’ex boss Gaetano Fontana aveva deciso di collaborare con i magistrati.

Ferrante era stato arrestato il seguito al maxi-blitz “Mani in Pasta”, assieme alla compagna Letizia Cinà (ora in un programma di protezione), al fratello Michele e al figlio Francesco.

Era stato ritenuto uno dei protagonisti di un giro di estorsioni e di riciclo di “denaro sporco”, nonché di una serie di episodi di minaccia e attentati incendiari ai danni di numerosi commercianti del capoluogo regionale.

Fonte immagine: Giornale di Sicilia