PALERMO – Pietro Sclafani, il pirata della strada che ha ucciso Tania Valguarnera, è stato condannato al carcere. È stata rifiutata la richiesta del suo legale che aveva chiesto i domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per scongiurare il pericolo di fuga.
Il giudice, Daniela Vascellaro, ha convalidato il suo arresto, confermando la custodia cautelare in carcere come richiesto dal pm Renza Cescon.
Sclafani, nel corso processo, ha negato di avere fatto uso di droga, ma un mistero aleggia tra le sue analisi: quelle delle urine sono negative e quelle del sangue positive.
L’incidente era avvenuto domenica mattina mentre la donna stava andando al lavoro. Attraversando la strada, è stata vittima del tragico incidente che le ha tolto la vita.
Il marciapiede all’incrocio tra via Libertà, via Cordova e via Cuccia, dopo aver ospitato un sit-in di protesta per chiedere un semaforo, è diventato un piccolo altare dedicato a Tania in cui amici e colleghi hanno lasciato un messaggio d’addio.
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