Immobili, società e capitali confiscati: duro colpo a Maranzano e famiglia Uditore

PALERMO – La Polizia di Stato ha eseguito un decreto di confisca di beni mobili e immobili nei confronti di Antonino Maranzano, palermitano di 78 anni. 

Insieme con la confisca, del valore di circa 9 milioni di euro, è arrivata la misura della sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza fino al 2021.

Un intervento che porta a termine le indagini iniziate a giugno 2010, quando vennero arrestate 18 persone per partecipazione ad associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni e trasferimento fraudolento di valori, aggravato.

Antonini Maranzano era già stato condannato lo scorso 21 febbraio 2014 a otto anni e sei mesi di reclusione per aver fatto parte della famiglia mafiosa di Uditore. Il suo ruolo sarebbe stato quello di referente per la sistemazione di imprese a Palermo e provincia.

Confiscate, nel dettaglio, la società Edil Color srl e il complesso dei beni aziendali con 7 immobili a Palermo, in Corso Calatafimi e in via Giuseppe Sunseri, più un’auto. Nell’operazione, tra l’altro, rientra anche la confisca dell’intero capitale della società 3G Costruzioni e Servizi, 16 appartamenti a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, altri 11 a Palermo, insieme con 5 cantine e un esercizio commerciale, un ufficio in via Francesco Speciale, 2 autocarri e 2 autovetture.

Per arrivare alla cifra di circa 9 milioni, la polizia ha confiscato anche il capitale della società Immobiliare Cld, il complesso di beni aziendali (tra cui 7 immobili registrati tra Palermo e San Vito Lo Capo) e altri appartamenti e box, così come conti correnti e polizze assicurative di vario genere.