Il veliero Bayesian “inghiottito” dal mare in 60 secondi. Gli scenari inquietanti, le testimonianze e le ricerche

Il veliero Bayesian “inghiottito” dal mare in 60 secondi. Gli scenari inquietanti, le testimonianze e le ricerche

PALERMO – Sono riprese ieri mattina – e continueranno anche oggi – intorno alle 8, le immersioni dei sommozzatori speleo dei Vigili del Fuoco per cercare i sei dispersi a seguito dell’affondamento dell’imbarcazione avvenuto al largo di Porticello, a Palermo.

Durante l’ultima immersione effettuata la scorsa sera, i sommozzatori sono riusciti a entrare nel relitto, ispezionando alcuni locali sotto la plancia di comando. Le operazioni si sono rivelate particolarmente complesse a causa della presenza di numerosi ostacoli e dei varchi di accesso molto stretti.

Questa mattina a Porticello è in corso un briefing tra Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto, tecnici e ingegneri per fare il punto della situazione e pianificare la ripresa delle immersioni. Se ieri i sub hanno ispezionato gli spazi comuni all’interno del relitto, oggi cercheranno di raggiungere le cabine.

Le squadre dei sommozzatori sono composte da due operatori specializzati che possono rimanere in profondità per un massimo di 12 minuti prima di risalire e cedere il posto al team successivo. Si stanno pianificando interventi per creare accessi più agevoli nel relitto, mentre continuano con difficoltà i tentativi di raggiungere le cabine, dove si ipotizza possano trovarsi i dispersi, considerando l’ora del naufragio. Al momento, è impossibile verificare la presenza dei corpi all’interno attraverso gli oblò.

 

 

Parallelamente, proseguono le ricerche in superficie nella zona del naufragio, con il supporto di un elicottero e di un’imbarcazione dei Vigili del Fuoco.

Chi sono i dispersi del veliero Bayesian

Nel frattempo, all’ingresso dell’hotel, altri Vigili del Fuoco arrivano accompagnati dalla Polizia, portando con sé alcune carte nautiche. Vogliono parlare con i testimoni per ricostruire l’accaduto e cercare di recuperare i corpi dei dispersi; tra questi c’è il magnate britannico Mike Lynch, sua figlia Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e sua moglie Anne, oltre all’avvocato Chris Morvillo e sua moglie Nada.

Il relitto dello yacht, affondato a circa 50 metri di profondità, è stato ispezionato dai sommozzatori della Guardia Costiera con un ROV.

Le parole dei sommozzatori

Il Bayesian è una piccola Concordia“, raccontano i sommozzatori, spiegando le difficoltà dell’operazione, resa complicata anche dal poco tempo a disposizione: solo 12 minuti per scendere, esplorare lo yacht e riemergere. Durante un’immersione, è stato recuperato il corpo del cuoco Ricardo Tomas, trovato all’esterno della nave. Al momento, però, i sub non sono riusciti ad individuare altri corpi, ostacolati da cavi elettrici e suppellettili che rendono difficile l’accesso ai diversi compartimenti dell’imbarcazione.

I sopravvissuti

Intanto, l’hotel ospita anche altri sopravvissuti, tra cui Charlotte Golunsky, suo marito James Emslie e la loro figlia di un anno, Sofia, che erano stati ricoverati in ospedale a Palermo. Autorità britanniche, tra cui quattro ispettori del ministero dei trasporti, sono arrivate dall’Inghilterra per supportare le indagini e offrire aiuto ai connazionali coinvolti nella tragedia.

Le ipotesi dei media britannici

Alcuni media britannici stanno già ipotizzando scenari inquietanti, collegando il naufragio alla recente morte di Stephen Chamberlain, ex dirigente della multinazionale Autonomy, coinvolto in un processo per frode insieme a Mike Lynch, uno dei dispersi.

Le testimonianze

Nella hall dell’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia, Leah Randall, 20 anni, sudafricana, e Kaja Chichen, 22 anni, tedesca, ancora visibilmente sconvolte, cercano di sostenersi a vicenda. Le due giovanissime hostess, sopravvissute al naufragio. “Siamo vive per miracolo“, sussurrano tra le lacrime. Una delle due entra in bagno per asciugarsi il viso: “È stato terribile“, dice con voce tremante, prima di tornare accanto all’amica.

Le indagini sul naufragio, c’è anche un video

Intanto l’ambasciatore britannico in Italia, Edward Llewellyn, ha espresso il suo sostegno alle autorità italiane nelle indagini, descrivendo la situazione come particolarmente toccante. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta sul naufragio e potrebbe acquisire un video che mostra lo yacht affondare in pochi secondi, ripreso dalle telecamere di una villa vicina al luogo della tragedia.