Il sogno di Mauro diventato realtà: si laurea a Palermo il ragazzo tetraplegico per la bici lanciata a Torino

Il sogno di Mauro diventato realtà: si laurea a Palermo il ragazzo tetraplegico per la bici lanciata a Torino

PALERMO – Un sogno tante volte immaginato, poi messo da parte, ma alla fine realizzato. Un traguardo raggiunto nonostante le difficoltà fisiche ed emotive di chi da un giorno all’altro ha visto la sua vita subire un brusco cambio di rotta. Prendere una direzione inaspettata, una piega che mai ci si potrebbe augurare. Eppure Mauro Glorioso, studente di medicina e chirurgia all’Università di Torino, stamattina ha conseguito la sua laurea.

Un obiettivo che nel gennaio 2023 era improvvisamente sfumato, portato via insieme alla spensieratezza di un ragazzo di 23 anni, diventato tetraplegico dopo essere stato colpito dalla bicicletta che cinque ragazzi – poi condannati per tentato omicidio – lanciarono dai Murazzi del Po a Torino. Lì dove il giovane, originario di Palermo, frequentava il quinto anno di università.

Si è tenuta questa mattina la cerimonia, durante la quale ha presentato una tesi sperimentale sull’utilizzo della Tac nell’infarto del miocardio, dal titolo “Valutazione della funzione biventricolare tramite Cct in pazienti con recente StemI”. Ad assistere al tanto atteso momento i colleghi universitari, gli amici siciliani e i familiari.

Il silenzio era assordante e l’unica voce che parlava era quella del dolore”, ha affermato Mauro facendo riferimento alle difficoltà che il suo percorso gli ha riservato, tra lunghi mesi di ricovero e riabilitazione, segnati dalla depressione e dall’interruzione degli studi.

Nell’aprile 2024 però l’Università di Torino gli ha permesso di proseguire gli studi all’Ateneo di Palermo, “Un lavoro di squadra tra docenti, tutor, segreterie e servizi di supporto – spiega il professore di UniTo Umberto Ricardi, presidente della commissione di laurea e contro relatore della tesi di Mauro Glorioso – che ha trasformato una sfida in un esempio“.

“Questo percorso – si legge nei suoi ringraziamenti – penso sia stata una delle scelte più difficili della mia vita. Ma ho avuto il privilegio di avere intorno a me persone speciali che mi hanno permesso di superare tutto questo. Non sono mai stato particolarmente felice di celebrare i risultati accademici, ma mi rendo conto che questa è la conclusione di una fase della mia vita e vi ringrazio tutti per aver partecipato a questo viaggio e, soprattutto, brindiamo a un nuovo inizio.
Ringrazio tutti i professori che mi sono stati vicini durante questo percorso e che mi hanno insegnato a diventare medico, non solo didatticamente, ma soprattutto umanamente”.