PARTINICO – Esattamente tre giorni prima della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un altro brutale episodio di violenza.
In queste ore i riflettori sono puntati sul tragico caso di Ana Maria Lacramioara Di Piazza, una 30enne di origini rumene, uccisa ieri dall’imprenditore Antonino Borgia.
Dopo la notizia dell’omicidio emergono nuovi dettagli sulla vicenda. Ad allertare i carabinieri, alle 8 di mattina del 22 novembre, sarebbe stato un passante sostenendo di aver visto una donna insanguinata e con i vestiti strappati, uscire da un furgone bianco, inseguita da un uomo.
Da quel momento è iniziata la ricerca senza tregua dell’uomo in questione, conclusasi nel pomeriggio di ieri con l’identificazione di Antonino Borgia.
Mentre continuavano le indagini, un altro uomo si è recato in caserma sostenendo di aver visto, nelle immagini riprese dalle telecamere della propria abitazione, un uomo che corre senza pantaloni dietro a una giovane donna insanguinata alle ore 7,30 circa.
Durante l’interrogatorio, Antonino Borgia racconta di aver fatto salire la donna sul furgone per le 7 e di averla portata in un cantiere dove poco dopo si sarebbe consumato un rapporto sessuale. In seguito a quest’ultimo, i due avrebbero litigato. Lui le avrebbe dato una coltellata alla pancia, lei avrebbe poi tentato di fuggire supplicandolo di buttare via il coltello. Le immagini di sorveglianza hanno ripreso la scena in questione dove addirittura si sentirebbe la donna urlare: “Ma che fai? Aspettiamo un bambino, io ti amo”.
Dopo ciò, l’imprenditore avrebbe lasciato il coltello, ritrovato poi dai carabinieri, e avrebbe portato la donna all’ospedale di Partinico. Qui il colpo di scena. Durante il tragitto, alle 8 di mattina circa, i due avrebbero ripreso a litigare.
Borgia, con un secondo coltello, sferra diverse coltellate alla vittima, la quale tenta di scappare, ma si arrende poco dopo, con una bastonata in testa.
L’autore del gesto avrebbe poi abbandonato il cadavere, avvolto in un telo, in aperta campagna. Poi, lo stesso protagonista della scena, avrebbe ripulito il furgone dalle macchie di sangue, ma alcune sarebbero rimaste.
Alle 17 i carabinieri raggiungono l’uomo nella ditta e lo portano in caserma, confessando in seguito dove si trovasse il corpo di Ana, la quale, peraltro, sarebbe stata incinta.
Antonino Borgia, subito dopo il delitto, si sarebbe recato dal barbiere, come se nulla fosse successo; al momento è indagato per omicidio, occultamento di cadavere e procurato aborto, ma per avere una certezza bisogna attendere il risultato dell’autopsia.
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