Il boss Vito D’Angelo di nuovo in carcere: dai domiciliari continuava a “lavorare”

Il boss Vito D’Angelo di nuovo in carcere: dai domiciliari continuava a “lavorare”

PALERMO – Si riaprono i cancelli del carcere Pagliarelli di Palermo per il presunto boss mafioso Vito D’Angelo, 72enne accusato di associazione mafiosa.

L’uomo era precedentemente stato rinchiuso in carcere insieme ad altre 26 persone dopo l’operazione dei carabinieri di Trapani denominata “Scrigno”, grazie alla quale i 26 erano stati accusati – a vario titolo – di associazione mafiosa, scambio elettorale politico mafioso, estorsione, danneggiamento seguito da incendio e altro: tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

A causa delle sue precarie condizioni di salute, però, Vito D’Angelo era stato scarcerato e ristretto agli arresti domiciliari.

Successive indagini hanno portato i militari a scoprire che D’Angelo, nonostante le sue condizioni di salute, considerate instabili e deboli, riusciva invece a compiere sforzi fisici che gli avrebbero anche permesso di comunicare con esterni non autorizzati, violando le prescrizioni della custodia cautelare in atto.

Immagine di repertorio