I genitori fanno prostituire figlia di 9 anni: “Mi davano 30 euro, ma non mi piaceva”

PALERMO – Costretta a prostituirsi per una manciata di euro con uomini adulti, spinta dai propri genitori.

Questo il triste quadro di quanto ha passato una bambina di 9 anni di Trappeto, in provincia di Palermo, che davanti al gip Antonella Consiglio ha confermato tutto ciò che si sospettava a seguito prima dell’arresto del padre e della madre e, successivamente, di quanto emerso dalle indagini. L’inchiesta è stata portata avanti dal pm Chiara Capoluongo.

L’arresto risale allo scorso 19 febbraio, quando il padre della piccola, insieme con altri due suoi amici, vennero accusati dei reati di atti sessuali con minorenne e prostituzione minorile. Sia i tre che la madre avrebbero negato qualsiasi tipo di rapporto sessuale con la figlia: in un secondo momento, invece, i genitori si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. 

La piccola avrebbe raccontato, subito dopo l’applicazione del provvedimento cautelare da parte dei carabinieri, che quelle cose non le piacevano proprio: la madre le avrebbe lasciato dei soldi, circa 30 euro, per prestazioni sessuali. La vittima, tuttavia, avrebbe dichiarato di non avercela con la mamma, “non mi ha fatto niente di male“.

Si continua, quindi, in attesa della sentenza: gli indagati restano ai domiciliari, la bambina è stata affidata a una casa famiglia.

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