I Cobas dell’Amat aderiscono allo sciopero generale di venerdì 2 dicembre

I Cobas dell’Amat aderiscono allo sciopero generale di venerdì 2 dicembre

PALERMO – Cobas del lavoro privato – settore trasporti – TPL – Sicilia, aderisce allo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata di venerdì 2 dicembre, previsto dalle ore 00,01 alle 23,59, e proclamato dalla confederazione sindacale COBAS-Confederazione dei Comitati di Base e dalle Organizzazioni Sindacali di base.

Orari e modalità sciopero

I lavoratori Amat incroceranno le braccia dalle ore 8,30 alle 17,30 con rientro delle vetture in rimessa. L’intero turno è invece previsto per gli amministrativi, officina, impianti fissi, rimozione, verifica e ausiliari del traffico. Nel rispetto della legge 146/90, saranno garantite le fasce di garanzia del servizio di trasporto pubblico dal mattino fino alle 8,30, e dalle 17,30 a fine servizio.

A Palermo, il concentramento dei lavoratori sarà alle ore 9,30 a piazza Vittorio Emanuele Orlando (Tribunale).

Le motivazioni dello sciopero

Tra le motivazioni dello sciopero, vi è il rinnovo dei contratti e l’adeguamento dei salari all’aumento del costo della vita; l’introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora; la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, calmierando i prezzi di beni primari e combustibili; la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario; il blocco delle spese militari ed invio armi all’Ucraina; investimenti per scuola, sanità, trasporti, occupazione; il rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica col riuso del patrimonio pubblico in disuso verso settori popolari e lavoratori; l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro; la cancellazione dell’alternanza scuola lavoro; la difesa del diritto di sciopero e il riconoscimento alle Organizzazioni Sindacali di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro; l’introduzione di una nuova politica energetica con fonti rinnovabili; l’aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione. E poi, tra le motivazioni “contro”, si scenderà in piazza per dire “no” alle discriminazioni ed oppressione nel lavoro; no anche alle privatizzazioni e al sistema di appalti e sub appalti, ed ancora, all’autonomia differenziata, all’economia di guerra e alla guerra stessa.

Venerdì 2 dicembre scendiamo in piazza col motto ‘Giù le armi dai salari’ – commenta Carlo Cataldi, Coordinatore regionale Cobas del lavoro privato Ambiente e Trasporti – TPL -, il trasporto pubblico locale sciopera essenzialmente per ribadire la richiesta del rinnovo dei contratti e per l’aumento dei salari adeguandoli al costo della vita che diventa sempre più insostenibile. Inoltre, torniamo ad insistere su nuovi investimenti per il TPL, per una maggiore tutela del lavoratore al fine di evitare stragi sul lavoro e morti bianche, nonchè la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e alla gratuità dei servizi pubblici essenziali, e tra questi anche i trasporti, con assunzioni e potenziamento dei servizi, blocco delle esternalizzazioni e privatizzazioni, nell’auspicio che questa giornata di ‘stop’ non resti vana e porti ai cambiamenti necessari per il benessere e la sicurezza di tutti i cittadini”.