PALERMO – Le indagini sulla presunta attività illecita del funzionario dell’ufficio tecnico dell’Ars, Giuseppe Mirici Cappa, non sono ancora concluse. Al momento non è chiaro se l’unico imprenditore che ha denunciato di aver subito pressioni da parte di Mirici Cappa sia il titolare della ditta che gestisce il servizio ristoro dell’Ars.
Il procuratore aggiunto, insieme ai sostituti, aveva chiesto agli arresti domiciliari per il funzionario sospettato di concussione, ma il giudice ha deciso per la sospensione e il divieto di dimora per un anno.
Le indagini sono iniziate a seguito della denuncia presentata dal rappresentante legale della cooperativa che gestisce il bar e il servizio ristoro dal 2019. La vittima ha affermato che Mirici Cappa gli avesse imposto fornitori specifici per il bar. Tuttavia, altri imprenditori hanno negato di aver subito pressioni o di aver fatto regali al funzionario.
L’ordinanza del giudice menziona comunque traslochi, manutenzioni, assunzioni in un’impresa di vigilanza e forniture di oggetti da parte di un’azienda che si occupa di arredamento per uffici.
Infine, resta ancora da chiarire la vicenda dei soldi trovati a terra da una vicina del funzionario. L’accusa sostiene che si tratti di soldi del funzionario che aveva cercato di disfarsene subito dopo una perquisizione.
La “tentata induzione indebita a dare o promettere utilità” è un reato previsto dal codice penale italiano (artt. 56 e 319 quater c.p.).
Si tratta di un’azione commessa da un soggetto che cerca di ottenere o di far promettere un vantaggio patrimoniale o economico, indebitamente, da un’altra persona, tramite mezzi fraudolenti o il ricorso alla propria posizione di potere o influenza.
La tentata induzione indebita può essere compiuta da un pubblico ufficiale o da un privato, ma in ogni caso deve essere compiuta con l’intenzione di ottenere un beneficonto o un favore in modo fraudolento o improprio.
Questo reato è punibile con la reclusione da uno a cinque anni.
L’Assemblea Regionale Siciliana è l’organo legislativo della Regione Siciliana, ovvero la giunta regionale.
È composta da 90 membri eletti dai cittadini siciliani e ha il compito di elaborare le leggi che riguardano la Regione e di esercitare il controllo politico sull’operato della giunta regionale.
L’Assemblea è l’organo rappresentativo della popolazione siciliana e si occupa della gestione dei servizi pubblici e delle risorse economiche della Regione, attraverso la predisposizione di leggi e provvedimenti amministrativi.
L’Assemblea svolge un ruolo cruciale nell’affermare gli interessi della Regione Siciliana a livello nazionale e nella tutela dei diritti dei cittadini siciliani.
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