PALERMO – Sono due i figli di Giuseppe Zagone denunciati dai carabinieri con l’accusa di occultamento di cadavere e appropriazione indebita della pensione del padre. Quest’ultima sarebbe stata percepita per due anni dopo la sua morte.
È stato il terzo figlio a rivolgersi alle Forze dell’Ordine, non riuscendo più a mettersi in contatto con il padre. L’anziano, residente a Ventimiglia di Sicilia, viveva stabilmente con uno dei figli al momento del decesso.
Il cadavere di Giuseppe Zagone è stato ritrovato venerdì scorso nell’abitazione del figlio a Ventimiglia di Sicilia.
Ieri, all’Istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo, è stata eseguita l’autopsia. Da una prima analisi, non sono emersi segni di violenza. La morte potrebbe risalire al gennaio 2023. Ulteriori esami chiariranno con precisione le cause e la data del decesso.
Durante le indagini è emerso che il pensionato percepiva una pensione mensile di 2.500 euro, che l’Inps ha continuato a erogare anche dopo la sua morte. Se verrà confermata la data del decesso, i responsabili dovranno restituire all’Istituto previdenziale circa 70mila euro, oltre agli interessi.
I fratelli – in totale tre – sono stati interrogati dai carabinieri. Due di loro sono stati denunciati per avere nascosto il corpo e per aver indebitamente incassato la pensione.
Le indagini, coordinate dalla Procura, proseguono per accertare ulteriori responsabilità.
In foto Ventimiglia di Sicilia
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