Giornalista de “Le Iene” aggredito dagli uomini di Crocetta. “Dovrebbe chiedere scusa”

PALERMO – Alessandro Migliaccio e Dino Giarrusso, giornalisti del programma “Le Iene”, sono stati aggrediti dagli uomini di sicurezza del Presidente della Regione, Rosario Crocetta, a seguito di un’intervista “mancata”.

Tutto è successo nella mattinata di ieri, a Napoli, al convegno “Chiesa e Lavoro” dei vescovi del Sud Italia. 

A raccontare la vicenda è “Il Mattino di Napoli” che ha intervistato Migliaccio, giornalista di Napoli, pronto con il microfono ad intervistare Rosario Crocetta. 

Il quotidiano riporta anche il video dell’aggressione ma, il Presidente, non ci sta: “Sono veramente sbalordito per come si possa capovolgere la verità”.

“Il video pubblicato su il Mattino, dimostra che io non ho incontrato faccia a faccia questo giornalista, che non ho parlato con le forze dell’ordine, come viene detto in modo diffamatorio, per dire loro di allontanarlo. È una cosa non vera. Gli uomini della scorta si sono visti piombare alle spalle un uomo e uno dei poliziotti ha preso una botta forte in testa, pare un colpo di microfono. I poliziotti sono intervenuti pensando a un’aggressione e due di loro so che si sono recati in ospedale per accertamenti in seguito ai colpi subiti. Quindi nessuno faccia la vittima”.

“Tra l’altro questa mattina – continua Rosario Crocetta – ho incontrato un altro giornalista delle Iene e ho fissato con lui un appuntamento per il prossimo mercoledì in presidenza. Abbiamo scherzato e ci siamo presi in giro reciprocamente, come spesso accade nella normale dialettica. Se avessi problemi con loro non lo avrei fatto. In seguito allo spiacevole episodio di oggi pomeriggio, ho parlato con la redazione delle Iene, confermando la mia disponibilità a qualsiasi intervista”.

Il Presidente, adesso, chiede il preventivo argomento dell’intervista: “Ho appreso che si tratterebbe di una vicenda di 11 anni fa accaduta in Regione. 11 anni fa io alla Regione non c’ero ma ero sindaco di Gela. Mi si trasmetta il dettaglio della vicenda in modo che io possa documentarmi e risponderò come sempre. Se però questo deve essere lo stile, non me ne vogliano le Iene, ma non ho voglia di incontrarli. Sicuramente non è normale buttarsi addosso, alle spalle, alle forze dell’ordine che hanno solo fatto il loro dovere che è quello di preservare la mia sicurezza, non immaginando minimamente che si trattasse di un giornalista ma, ripeto, hanno pensato a un’aggressione”.

“Il giornalista in questione – conclude Crocetta – dovrebbe chiedere scusa e rendersi conto che rispetto a una persona con il mio livello di sicurezza, non può essere quello il modo con cui approcciarsi. Se questo non accadrà, non vedo perchè dovrei incontrarli il prossimo mercoledì”.