PALERMO – La Polizia di Stato di Palermo, nel corso della stagione estiva e più precisamente dall’inizio di agosto, ha incrementato il pattugliamento del territorio, soprattutto nella zona del centro storico cittadino, anche in virtù del notevole afflusso turistico che in questo periodo dell’anno interessa il capoluogo.
Anche grazie a questa mirata attività sono stati individuati e denunciati in stato di libertà due soggetti con precedenti di polizia presunti responsabili del reato di ricettazione.
In particolare, nel corso di un intervento, gli agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza Oreto Stazione venivano contattati da una donna che riferiva di aver subìto il furto della propria borsa mentre si trovava nei pressi di un noto luogo di ristoro e di aggregazione giovanile nel cuore della Vucciria.
La vittima mentre interloquiva con gli agenti riceveva sulla propria utenza telefonica la segnalazione di due transazioni di pagamento effettuate in due differenti esercizi commerciali attraverso le quali si riusciva a pervenire al percorso intrapreso dal malvivente. Le suddette transazioni, infatti, erano riconducibili ad una donna che dalle descrizioni fornite dai dipendenti degli esercizi commerciali interessati veniva intercettata in una via del centro cittadino. All’atto del controllo di Polizia la stessa risultava in possesso della carta di credito provento di furto.
Alla luce dei fatti emersi, è stato pertanto denunciata in stato di libertà per ricettazione e indebito utilizzo di strumenti di pagamento e la carta è stata restituita alla proprietaria.
In un altro episodio una cittadina ha segnalato la presenza di persone sospette a bordo di un’auto parcheggiata sulla pubblica via in zona san Lorenzo, gli agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza San Lorenzo nell’immediato si sono recati sul luogo segnalato intercettando i due soggetti corrispondenti alle descrizioni fisiche fornite.
Insospettiti dall’ atteggiamento indisponente e per nulla collaborativo dei due soggetti, gli operatori hanno proceduto ad un controllo più dettagliato constatando che i loro iniziali sospetti non fossero infondati.
All’ interno dell’auto infatti nel portabagagli sono stati rinvenuti due catalizzatori di autovetture, un seghetto alternativo completo di due batterie, una chiave a crick , sette lame, oggetti di cui gli stessi non sapevano giustificare il possesso; inoltre, da accertamenti esperiti successivamente gli oggetti sono risultati infatti provento di furto.
Alla luce di quanto descritto, i due soggetti sono stati indagati in stato di libertà per i reati di ricettazione e possesso ingiustificato di attrezzi atti allo scasso.
Giova precisare che gli indagati sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
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