PALERMO – La Polizia di Stato ha arrestato due giovani coppie residenti nel quartiere Brancaccio poiché ritenute responsabili di una serie di furti avvenuti all’interno del Centro Commerciale “Conca d’Oro”, aggravati dal fatto che sono stati commessi in seguito al danneggiamento e rimozione delle placche antitaccheggio e avvalendosi nella circostanza anche del passeggino del figlio minore di una delle due coppie.
Tra le persone arrestate, dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Mondello”, anche un soggetto con precedenti di polizia per rapina, D.R., nato a Palermo il 7 gennaio 1993, che dopo la convalida degli arresti e la “direttissima” svoltasi nella mattinata odierna, è stato sottoposto all’obbligo di firma.
L’operazione si inserisce nell’ambito di una serie di servizi anti-taccheggio che questo Commissariato di Pubblica Sicurezza, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali, sta effettuando presso taluni grandi esercizi commerciali dove si registrano sempre più frequentemente furti anche di generi alimentari di prima necessità.
A segnalare la presenza di 4 soggetti, e più precisamente di 2 donne e 2 uomini con una neonata, intenti a trafugare varia merce dagli scaffali per poi nasconderla in un passeggino e anche all’interno di alcune borse è stato il rappresentante legale del Centro Commerciale, che grazie al costante monitoraggio da parte dell’addetto del sistema di videosorveglianza interna dei 4 soggetti ha permesso agli agenti del Commissariato di intervenire tempestivamente, mentre le due coppie erano intente a lasciare l’esercizio commerciale con la refurtiva.
In seguito alle rituali perquisizioni – effettuate anche avvalendosi di personale femminile – è stata rinvenuta merce all’interno della borsa da passeggino, nelle borse personali delle due donne e all’interno delle tasche del giubbotto e all’interno del marsupio dei due uomini; ulteriore merce è stata rinvenuta anche nella cesta e nel ripiano porta oggetti del passeggino per un importo complessivo pari ad oltre 300 euro.
Le due coppie non si sono quindi formalizzate nel consumare i furti malgrado avessero al seguito la figlia neonata di una di esse, sfruttando financo la sua carrozzina.
In sede di direttissima, dopo la convalida degli arresti, tre dei quattro soggetti in quanto incensurati sono stati posti in libertà, per uno invece, con precedenti specifici, il giudice ha disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria e di dimora con permanenza in casa nelle ore serali e notturne.
Giova precisare che gli odierni destinatari di misura restrittiva, sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
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