Frydays for Future, tutti in piazza per il riscaldamento globale. Fioramonti: “Giustificare assenze per studenti che manifestano”

Frydays for Future, tutti in piazza per il riscaldamento globale. Fioramonti: “Giustificare assenze per studenti che manifestano”

PALERMO Venerdì prossimo, 27 settembre, è previsto lo sciopero, durante il quale i giovani ambientalisti italiani parteciperanno a cortei e manifestazioni per il surriscaldamento globale. Gli studenti in special modo, quindi, saranno protagonisti di una mobilitazione di massa a favore di un futuro che auspicherebbero migliore per se stessi e le prossime generazioni e si mostreranno con un cappio al collo e un blocco di ghiaccio che si scioglie in mano, a simboleggiare la nostra specie in pericolo.

Da parte del Governo è stata palesata la massima compenetrazione e grande appoggio e sostegno. Nello specifico, il neo ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, si è dimostrato “paladino” di tutti i giovani : “In questa settimana – scrive su Facebook – dal 20 al 27 settembre ragazzi e ragazze di ogni Paese stanno scendendo in piazza per rivendicare un’attenzione imprescindibile al loro futuro, che è minacciato dalla devastazione ambientale e da una concezione economica dello sviluppo ormai insostenibile. L’importanza di questa mobilitazione è quindi fondamentale per numerosi aspetti, a partire dalla necessità improrogabile di un cambiamento rapido dei modelli socio-economici imperanti. È in gioco il bene più essenziale, cioè imparare a prenderci cura del nostro mondo“.

Forte di queste sue motivazioni, negli scorsi giorni ha inviato una circolare alle scuole, con cui le invita “pur nella loro autonomia, a considerare giustificate le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico”, decisione presa “in accordo con quanto richiesto da molte parti sociali e realtà associative impegnate nelle tematiche ambientali“.

Dal canto scolastico si sono palesate molte perplessità: il presidente dell’associazione nazionale presidi, Antonio Giannelli, ha infatti evidenziato la problematica attuazione della richiesta del ministro, per le difficoltà inerenti alla validità e veridicità delle giustificazioni che gli studenti presenteranno, ritenendo più risolutiva la sospensione delle lezioni da parte del Miur.

Fonte foto – La tecnica della scuola