PALERMO – Finti incidenti, fratture vere provocate all’occorrenza. All’alba di oggi è scattato un blitz della Dia di Palermo.
Dieci le persone finite in manette. L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo ed è stata svolta contemporaneamente sia nel capoluogo siciliano sia a Napoli.
C’è anche un ex collaboratore di giustizia palermitano fra gli arrestati. Tutti devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla truffa alle assicurazioni e lesioni personali aggravate.
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L’ex collaboratore è Salvatore Candura, falso pentito della strage Borsellino. Anche lui è accusato di associazione a delinquere finalizzata ai raggiri in grande stile e per lesioni personali aggravate.
Sono, inoltre, in corso numerose perquisizioni. Candura, estromesso dallo status di collaboratore di giustizia, una volta a Palermo aveva messo in piedi il sistema delle truffe alle assicurazioni insieme ad alcuni napoletani, assoldando persone disposte a farsi ferire con lesioni e fratture per rendere credibili le ricostruzioni circa i falsi incidenti stradali; questi poi si facevano refertare nei pronto soccorso.
Un “servizio” per il quale si facevano ovviamente pagare, ma che consentiva all’organizzazione di lucrare decine di migliaia di euro.