PALERMO – Nuove opportunità per gli studenti di Medicina in Sicilia. È stato firmato oggi a Palazzo d’Orléans un protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana, l’università UniCamillus e la Fondazione “Giglio” di Cefalù. L’accordo consentirà agli studenti del corso di laurea in Medicina e chirurgia – attivato nell’anno accademico 2024-2025 – di svolgere attività didattiche, formative e tirocini professionalizzanti all’interno del presidio ospedaliero del Palermitano.
“Una collaborazione che arricchisce l’offerta formativa della nostra Isola – ha dichiarato il presidente della Regione, Renato Schifani – e che consentirà a molti giovani siciliani di studiare, specializzarsi e, possibilmente, restare a lavorare nella propria terra. Un esempio virtuoso di partenariato tra pubblico e privato, con ricadute positive anche sul piano socio-economico”.
Il protocollo prevede che studenti e specializzandi possano svolgere attività cliniche, di laboratorio e di medicina generale sotto la supervisione di tutor. La Regione, inoltre, potrà autorizzare, su richiesta, tirocini anche presso aziende pubbliche o private accreditate del Servizio sanitario regionale. Sono previste pure attività di ricerca biomedica e sanitaria, con progetti volti a sviluppare innovazioni scientifiche e modelli organizzativi.
“Differenziamo le proposte didattiche all’interno della nostra regione – ha aggiunto l’assessore alla Salute Daniela Faraoni – e offriamo nuove opportunità ai giovani siciliani. Investire sulla formazione significa non solo rafforzare le competenze dei futuri medici, ma anche incentivare la loro permanenza in Sicilia, contribuendo a costruire una sanità più moderna e solida”.
A firmare il documento, oltre al presidente Schifani e all’assessore Faraoni, sono stati anche il rettore di UniCamillus Gianni Profita e il presidente della Fondazione Giglio Victor Mario Di Maria.
“Segniamo una tappa fondamentale nella missione di UniCamillus – ha sottolineato Profita –: formare professionisti della salute di altissimo profilo, pronti a rispondere alle sfide di un sistema sanitario sempre più complesso. Con questo accordo, la Sicilia si dota di un polo universitario che integra formazione, ricerca e assistenza, proiettando Cefalù al centro di una sfida sanitaria d’eccellenza”.
Il protocollo, approvato dalla giunta regionale lo scorso luglio, avrà durata triennale, prorogabile una sola volta per un uguale periodo. È stato inoltre istituito un Comitato paritario di direzione integrata, con compiti di monitoraggio della coerenza tra programmazione, assistenza e ricerca.



