PALERMO – “Come associazione istituiremo una borsa di studio per la figlia di Marisa, bisogna pensare immediatamente al suo futuro“. Lo dice Roberta Urso, responsabile per la Sicilia delle Donne del Vino organismo di cui faceva parte anche Marisa Leo, la donna di Salemi, responsabile marketing e comunicazione delle cantine ‘Colomba bianca’, uccisa dall’ex compagno Angelo Reina.
“Per ora – aggiunge Urso – la bambina sarà accudita dai nonni, che sono persone dolcissime e che sicuramente si occuperanno di lei con amore. Ma i nonni non sono eterni, e quando la bambina sarà matura avrà bisogno di supporto. Noi questo supporto vogliamo crearlo sin da adesso, per provare a garantirle serenità per quando sarà diventata una giovane donna“.
La ricostruzione dell’omicidio-suicidio
Angelo Reina, originario di Valderice, si sarebbe arrampicato su un ponte, sparandosi successivamente un colpo di arma da fuoco e finendo giù dal viadotto. L’uomo avrebbe fermato la sua auto sulla corsia d’emergenza per poi compiere il gesto estremo all’altezza del chilometro 50 della A29, in direzione Palermo, tra Alcamo Ovest e Castellammare del Golfo.
Il gesto di togliersi la vita sarebbe giunto dopo aver compiuto l’omicidio dell’ex compagna, nelle campagne tra Marsala e Mazara del Vallo, nel Trapanese.
La donna, Marisa Leo, originaria di Salemi, è stata uccisa dall’ex compagno a colpi di pistola. Tre i colpi esplosi all’indirizzo della moglie. L’uomo aveva dato appuntamento all’ex nell’azienda agricola di famiglia sita in contrada Ferla. Dopo averla uccisa è fuggito e ha compiuto il gesto estremo. Il corpo dell’uomo è stato trovato dagli agenti della Polstrada. Il cadavere della donna, invece, è stato trasferito al cimitero di Marsala.