Federconsumatori contro la Regione: differenziata bluff in 50 comuni siciliani

PALERMO – Federconsumatori Sicilia torna a puntare l’indice sulle inefficienze e sui ritardi della politica regionale. “Da moltissimo tempo – afferma il presidente regionale di Federconsumatori, Alfio La Rosa – chiediamo alla Regione di darsi una mossa sul tema dei rifiuti differenziati che poi finiscono in discarica in una cinquantina di comuni siciliani, a causa della mancanza degli impianti di trattamento”.

La Regione ha inviato il suo Piano Rifiuti a Bruxelles e i funzionari europei, molto probabilmente, lo bocceranno e bloccheranno i fondi. Il perché è semplicissimo: quello che la Regione definisce un Piano, non lo è affatto. Il Piano Rifiuti si basa sulla costruzione degli inceneritori (imposti dall’alto dal Governo nazionale), ma l’Assessorato all’Ambiente ha negato l’autorizzazione alla costruzione dei forni per i rifiuti.

Questo, secondo Federconsumatori Sicilia, è un bene perché gli inceneritori non sono mai la soluzione al problema rifiuti e sono pericolosi per la salute e per l’ambiente. Ma, una volta bocciati gli inceneritori, si sarebbe dovuto procedere a stilare un nuovo Piano basato su raccolta differenziata, impianti di compostaggio, impianti di biogas e centri di recupero della materia.

Nulla di tutto ciò è stato fatto: “Il Piano Rifiuti attualmente sotto la lente dell’Europa – spiega Alfio La Rosa – è un non-piano, è generico, inefficace e assolutamente inadeguato a risolvere un problema enorme come quello dei rifiuti siciliani. L’Europa non può che bocciarlo, la Regione ne avrebbe dovuto presentare uno nuovo e migliore. Non c’è quindi affatto da stupirsi se oggi leggiamo sulla stampa regionale che decine di Comuni fanno, loro malgrado, una differenziata bluff”.