PALERMO – Natale è un momento da trascorrere con la famiglia. Chi vive geograficamente vicino ai propri cari considera il periodo delle Feste come un semplice momento di riunione per trascorrere del tempo in allegria o almeno in compagnia. Al contrario, per chi si trova ad aver lasciato la propria famiglia per motivi di studio o lavoro, il Natale rappresenta un momento di “ricongiungimento”.
Il ritorno a casa è un aspetto importante delle Feste per gli emigrati. Il viaggio viene pianificato con mesi di anticipo (anche per ragioni economiche, ma non solo) e si attende con ansia il momento di fare le valigie.
E durante il tragitto, in auto, in treno o in aereo, si immagina l’attimo in cui si potranno riabbracciare i propri cari e si avrà la possibilità di rivedere la propria terra (che, con tutti i suoi pregi e sui difetti, rimane sempre nel cuore di chi la lascia).
L’attesa, però, non è un tratto distintivo solo di chi parte per tornare a casa, ma anche di chi aspetta l’arrivo dei propri cari. Si tratta delle madri e le nonne che hanno visto partire i figli e i nipoti, di coloro che hanno dovuto salutare i propri amici nella speranza di saperli felici altrove e dei parenti che non vedono l’ora di scoprire come sono cambiati i propri cari e di conoscere tutti gli aspetti della loro vita fuori dalla Sicilia o dall’Italia.
Per chi non vive più in Sicilia, il Natale rappresenta quindi un’occasione per tornare agli aspetti positivi della propria vecchia vita, almeno temporaneamente, e trascorrere qualche attimo di serenità nella propria terra natia.
E per chi non può partire nel periodo delle Feste, il Natale rimane comunque il momento adatto per rivolgere un pensiero ai propri cari e magari per approfittare di alcuni attimi liberi per sfruttare la tecnologia e stare “virtualmente” vicini alla famiglia e agli amici con una video-chiamata o uno scambio di foto e audio.
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