Non si differenzia. Gli impianti di compostaggio arrancano

Non si differenzia. Gli impianti di compostaggio arrancano

PALERMO – Il primo giugno non è lontano e se molti stanno già progettando le vacanze a mare, la Sicilia a mare c’è già: sì, in un mare di immondizia.

Proprio il primo giugno scade la deroga per il conferimento dei rifiuti nelle discariche.

Di proroga in proroga si continua ad andare avanti e ad alimentare un sistema che ha già più volte mostrato la sua inefficienza e inadeguatezza.

A ciò si aggiungano la situazione di difficoltà in cui versano le discariche siciliane, sature e incapaci di smaltire tutto ciò che viene conferito e il “fallimento” degli impianti di compostaggio.

Come scrive “La Sicilia” la situazione è davvero sconvolgente. Il governo Lombardo aveva stanziato a suo tempo ben 95 milioni di euro da destinare ai 18 impianti di compostaggio che avrebbero dovuto sorgere in Sicilia.

Ebbene, oggi se ne contano soltanto 9, nonostante rientrassero nella spesa in questione. Il resto non ha mai visto la luce.

La recente chiusura dell’impianto di compostaggio del Dittaino non fa che confermare lo stato di assoluta emergenza in cui versa tutta l’isola.

L’Ato “EnnaEuno” non è in grado di stipulare una polizza fideiussoria di soli 15 mila euro e le conclusioni che possono trarsi oscillano tra il prevedibile e l’ovvio.

Il sistema è al collasso e il ritardo nell’adeguamento ai sistemi di riciclaggio e trasformazione dei rifiuti sono ben al di sotto della media.

Si pensi che a Palermo il nuovo impianto Tmb (Trattamento meccanico biologico) riceve appena 50 tonnellate di rifiuti al giorno a fronte di una capacità sei volte superiore di ben 300 tonnellate. I livelli di differenziata sono bassissimi e si fa fatica a far andare a regime l’impianto.

Per produrre il compost è necessaria, infatti, la differenziazione dell’umido (che rappresenta circa il 50% dei rifiuti prodotti in Sicilia) dalle altre tipologie di immondizia. Se, come accade, la differenziazione è un optional, non si fa altro, come si sta facendo, che far esplodere le discariche e portarle al collasso.