“Un elisoccorso dalla Sardegna alla Sicilia per il direttore”. E per Nicole? Indaga la procura

PALERMO – Quella che emerge dall’Unione Sarda – e ripresa poi da LiveSicilia – è una storia che fa pensare agli abusi della casta.

In breve Gaetano Marchese – responsabile del 118 di Palermo – si trovava in Sardegna quando è stato colpito da un aneurisma. L’uomo, direttore della sala operativa dell’elisoccorso, ha richiesto l’intervento di un elicottero del 118 siciliano per essere trasportato dalla Sardegna sino all’altra isola maggiore.

Il tutto mentre infervorano le polemiche per la morte della piccola Nicole e per il mancato utilizzo dell’elisoccorso nel caso della neonata.

“Si è trattato di un trasferimento – attacca Marco Falcone, capogruppo all’Ars di Forza Italia – definito dagli interessati di routine. Una routine che non si è purtroppo verificata nelle drammatiche ore in cui si è consumata la tragedia della piccola Nicole. Per lei nessun elicottero si è alzato in volo”.

La Procura della Repubblica di Palermo aprirà un’inchiesta sul caso: il procuratore aggiunto Dino Petralia ha appena ricevuto una nota dei carabinieri che ricostruisce le fasi della vicenda cominciata con un malore nella riviera del Corallo e il ricovero nell’ospedale sardo. Da lì Marchese ha chiesto al 118 siciliano di essere prelevato con un elicottero e trasferito all’Ismett di Palermo.

Marchese ha replicato alle accuse affermando che “i voli extraregionali sono autorizzati direttamente dal direttore di centrale o tramite l’assessorato regionale in particolar modo quelli con destinazione Ismett. Lo prevede il capitolato tecnico d’appalto sottoscritto tra la Regione e la Inaer Aviation Italia. Lo abbiamo fatto tante volte con le regioni limitrofe anche con nazioni vicine come con la Tunisia”.

L’assessore alla Sanità della Regione Sardegna, Luigi Arru, spiega che la scelta di tornare in Sicilia con l’elisoccorso è stata del paziente: “I soccorsi prestati al direttore del 118 di Palermo Gaetano Marchese sono stati corretti, prestati tempestivamente e conclusi con una diagnosi chiara, che imponeva la necessità di essere immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza. La decisione di tornare in Sicilia è pertanto solo e soltanto una scelta personale del paziente, non certo attribuibile a carenze o mancanze da parte del nostro sistema sanitario”.

Il servizio emergenza urgenza dell’assessorato regionale alla Salute, cui fa capo il 118, è per ora diretto dal dott. Sebastiano Lio che ad interim ha preso il posto della dottoressa Letizia Di Liberti. Lio ha inviato gli ispettori per acquisire le registrazioni della notte tra il 15 e il 16 gennaio quando è stato organizzato il volo con il quale è stato preso ad Alghero il capo operativo del 118 di Palermo Gaetano Marchese.

Adesso resta da chiedersi se il protocollo sia stato rispettato e se un trasferimento del genere sia normale prassi.

Marchese ha inoltre spiegato alle agenzie: “Ho chiesto l’intervento dell’Ismett perché nell’ospedale di Alghero dove ero stato trasferito solo dopo tre ore dal mio arrivo mi è stata fatta una Tac. Esame che avevo richiesto sin dal mio arrivo attorno alle 00.30. Avevo subito compreso che il mio caso era stato sottovalutato dall’equipe di Alghero. Io non avevo un aunerisma, ma una dissecazione aortica. Ogni ora che trascorrevo ad Alghero rischiavo di morire. Avevo compreso tutti i sintomi visto che appena 20 giorni prima improvvisamente anche mia madre ha avuto la stessa patologia”.

“Mi avevano proposto – conclude – di andare all’ospedale di Sassari, ma visto che si era perso già tempo prezioso e pensando di dovere essere trasferito a Cagliari, con tempi di trasferimento di oltre tre ore in ambulanza, avevo chiesto e ottenuto il trasferimento all’Ismett di Palermo. Nessun abuso è stato compiuto e tutto nel rispetto delle regole. Ho solo da medico tutelato la mia salute come quella dai tanti pazienti trasportati e salvati dal 118. In questo momento sono tuttora ricoverato e molto provato. Ma assicuro sin da adesso che tutelerò la mia immagine in tutte le sedi opportune”.

Da segnalare infine una nota dell’assessore alla sanità della Regione siciliana Lucia Borsellino.

Appena appresa la notizia, ho immediatamente disposto un accertamento  ispettivo volto a verificare il rispetto delle procedure poste in essere presso la Centrale Operativa di Palermo per l’attivazione del volo di elisoccorso per trasferimento fuori regione. L’attività verrà condotta a cura del Servizio 6 Programmazione dell’emergenza del Dipartimento per la Pianificazione Strategica ai fini dell’eventuale immediata assunzione di ogni provvedimento 
conseguenziale“.

Redazione

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