PALERMO – Sorgono dubbi sull’identità dell’eritreo estradato ieri dal Sudan, il cinico trafficante di uomini che non tutta tranquillità sosteneva di “essere stressato per il troppo lavoro” o di avere “lo stile di Gheddafi“.
Le perplessità però oggi vengono sollevate dal Guardian, e che rischiano di trovare conferma in delle interviste rilasciate da alcuni amici del criminale alla Bbc, secondo cui a Roma, ieri notte, invece di Mered Medhane sia arrivato Mered Tesfamarian.
Il procuratore Lo Voi la definisce una situazione “singolare” e in effetti ne ha tutte le ragioni: quando è avvenuto lo scambio di persona?
Non si riesce a capire come sia potuto succedere, visto e considerato che le procedure d’estradizione sono state ufficialmente comunicate sia dalla National Crime Agency sia dalle autorità sudanesi, tramite l’Interpol.