PALERMO – 30 dicembre, ore 12, dopo cento anni a Palermo si rivedranno i tram.
Il progetto nacque negli anni novanta, iniziò a prendere forma nel 2000, per concretizzarsi, finalmente, giorno 24 dicembre 2015, dopo una maratona in consiglio comunale di 24 ore e per una cifra complessiva di 322 milioni di euro, di cui solo 87 a carico del Comune di Palermo (i restanti arrivano direttamente dall’Unione Europea e dallo Stato).
La gestione sarà affidata fino al 2035 all’Amat, che già si occupa del trasporto pubblico urbano nel capoluogo; il prezzo del biglietto, valido per 90 minuti e per più corse, sarà di 1,40 euro.
Quattro le nuove linee per un totale di circa 17 Km; 17 come le nuove vetture Bombardier, ciascuna da 250 posti, di cui 56 a sedere.
Il tram dovrà condurre dalla periferia al centro in circa 15 minuti, seguendo i seguenti percorsi: quartiere Roccella/Brancaccio – Stazione Centrale (linea 1), Borgo Nuovo – Stazione Notabartolo (linea 2), Stazione Notabartolo – San Giovanni Apostolo (linea 3) ed infine dalla stazione all’incrocio tra via Pollaci e corso Calatafimi, lungo la circonvallazione (linea 4).
La frequenza del tram sarà di uno ogni sette minuti, e, nonostante le mille polemiche, portate avanti soprattutto da Forza Italia, diversi autisti dell’Amat stanno già affrontando l’esame per diventare a tutti gli effetti macchinisti, e mercoledì 30 si aprirà una nuova pagina di storia palermitana.
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