Donna uccisa dalla figlia, i colleghi della vittima sotto choc: “Una cosa impensabile”

PALERMO – “La scuola è sotto choc per quanto successo. La collega era una persona valida, e disponibilissima. Era la mia collaboratrice della presidenza. Era una persona molto discreta. Noi sapevamo che viveva per questa figlia. Non avevamo notizie di liti e di rapporti conflittuali. Io sono arrivato da poco, ma tanti colleghi che hanno lavorato con lei per anni sono davvero disorientati e molto colpiti da quanto successo”.

Lo ha affermato Giuseppe Carlino dirigente della scuola del Palermitano dove insegnava la donna uccisa ieri in casa a Bagheria dalla figlia di 17 anni.

Io sono rientrato oggi dalle ferie per essere presente insieme agli altri professori per gestire quanto successo – ha aggiunto il preside – e qui a scuola siamo sconvolti. Adesso parlerò con i docenti e cercheremo di capire cosa fare per ricordare la nostra collega”.

Intanto la minorenne è in stato di fermo per omicidio volontario.

Il provvedimento è stato emesso dalla procuratrice per i minorenni, Claudia Caramanna, al termine del lungo interrogatorio. La 17enne ha confessato il delitto. Secondo quanto emerso dalle indagini, da tempo fra madre e figlia c’erano continui litigi.

La lite tra la maestra elementare e la figlia minorenne sarebbe scoppiata alle tre della notte scorsa. È stata la diciassettenne, ieri mattina intorno alle 8, a lanciare l’allarme. La donna insegnava in una scuola elementare in provincia di Palermo.

Secondo quanto si è appreso, la ragazza in un primo momento avrebbe parlato ai soccorritori di suicidio. Ma la sua ricostruzione dei fatti è crollata durante l’interrogatorio davanti alla procuratrice per i minorenni di Palermo, Claudia Caramanna. Secondo una prima ipotesi investigativa, la donna sarebbe stata strangolata.