Da Napoli a Palermo oltre 5 tonnellate di sigarette di contrabbando: 15 arrestati, c’è chi percepiva il Reddito di Cittadinanza

Da Napoli a Palermo oltre 5 tonnellate di sigarette di contrabbando: 15 arrestati, c’è chi percepiva il Reddito di Cittadinanza

PALERMO – Un blitz della Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazioneDuty Free“, ha permesso di porre fine al contrabbando di sigarette che partiva da Napoli arrivando fino a Palermo.

I finanzieri di Palermo hanno eseguito stamattina quindici misure cautelari nei confronti di un’associazione a delinquere che, da novembre del 2019 a maggio del 2020 è riuscita a far arrivare a Palermo da Napoli ben cinque tonnellate e mezzo di sigarette.

Nello specifico sono 78 i viaggi di andata e ritorno fra Palermo e Napoli documentati. Le sigarette rappresentavano marche note ma non riportavano il timbro del monopolio di Stato.

Il bilancio a tal proposito è di tre indagati in carcere poiché capi dell’associazione, sette agli arresti domiciliari e altri cinque con l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Oltre ai 15 destinatari di misura cautelare ci sono altri tre componenti dell’organizzazione arrestati in precedenza in flagranza di reato durate altrettanti trasporti di sigarette e 28 indagati a piede libero.

I reati contestati a vario titolo sono associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette e traffico di stupefacente: in una delle spedizioni i finanzieri oltre alle sigarette hanno trovato un chilo di hashish.

Il giudice per le indagini preliminari di Palermo ha disposto anche il sequestro di due magazzini nella zona di corso dei Mille (Brancaccio) dove il gruppo custodiva le migliaia di stecche di sigarette che poi venivano vendute dagli ambulanti abusivi allo Zen, a Bonagia, a Brancaccio, a Borgo Nuovo e nelle borgate marinare dell’Arenella, Acquasanta e Vergine Maria. Secondo la Guardia di Finanza la filiera partenopeo palermitana nei sette mesi ha prodotto un giro daffari di 2,4 milioni di euro.

Per organizzare tali viaggi l’associazione a delinquere si è avvalsa in un primo momento di auto noleggiate e, successivamente, di un corriere per le spedizioni. Le sigarette finivano sulle bancarelle a prezzi decisamente concorrenziali: 27 euro a stecca contro i 50 euro in vendita nei tabacchini.

Inoltre 19 dei 28 indagati percepivano anche il Reddito di Cittadinanza, nonostante guadagnassero decine di migliaia di euro grazie al contrabbando di sigarette.