Da ex dipendenti a imprenditori: i lavoratori del bar Chantilly 2 rilanciano l’attività con la cooperativa “Noi Legal”

Da ex dipendenti a imprenditori: i lavoratori del bar Chantilly 2 rilanciano l’attività con la cooperativa “Noi Legal”

PALERMO – A Palermo, nove ex dipendenti del bar Chantilly 2 di viale Strasburgo, sequestrato nel 2019 e confiscato nel 2021 all’imprenditore Michele Giandalone, si preparano a scrivere un nuovo capitolo della loro storia.

Dopo aver proseguito l’attività sotto amministrazione giudiziaria, hanno deciso di prendere in mano il proprio futuro, costituendo la cooperativa “Noi Legal”, che gestirà il locale con una nuova identità: il bar “Articolo 48”, nome ispirato al Codice antimafia.

Nuova vita per il bar Chantilly 2

Grazie al supporto della Filcams Cgil Palermo, che ha seguito la vertenza sin dal sequestro, e alla collaborazione con Confcooperative, i lavoratori hanno avuto accesso ai fondi del Mise per sostenere il progetto imprenditoriale. “Hanno creduto in questa scommessa di legalità e sono riusciti nel loro intento“, dichiarano Giuseppe Aiello e Alessia Gatto della Filcams Cgil Palermo, insieme a Cesare Arangio e Rosa Laplena di Confcooperative Sicilia.

La destinazione dell’azienda alla cooperativa dei lavoratori è stata possibile grazie a un dialogo costruttivo con le istituzioni – aggiungono i sindacalisti –. Non sempre si riesce a salvare i posti di lavoro, ma oggi si è scritta una pagina nuova. Il modello di concertazione tra istituzioni e soggetti privati, rappresentanti di interessi collettivi, si è rivelato vincente“.

Da ex dipendenti a imprenditori

Durante la gestione giudiziaria, i dipendenti sono stati tutti stabilizzati, sanando situazioni di sottinquadramento contrattuale. Il locale, rimasto chiuso per lavori di ristrutturazione, riaprirà tra primavera ed estate, pronto a una nuova fase di rilancio.

Michele Giandalone, a cui furono confiscati diversi beni tra cui due pasticcerie, è stato assolto dalle accuse di intestazione fittizia di beni e autoriciclaggio. Condannato, invece, per evasione fiscale. I suoi beni, tuttavia, restano confiscati.