Covid-19, stato di crisi per pesca e agricoltura in Sicilia: mancano i dettagli per le imprese

Covid-19, stato di crisi per pesca e agricoltura in Sicilia: mancano i dettagli per le imprese

PALERMO – Alfio Fabio Micalizzi, nella qualità di Presidente della Federazione Armatori Siciliani, con riferimento alla notizia appresa a mezzo trasmissione televisiva condotta dalla famosa Barbara D’Urso, riguardo alla presunta dichiarazione da parte del Presidente Regione Siciliana Nello Musumeci, dello “stato di crisi” del settore agricoltura e pesca, ha in più occasioni richiesto, con istanze scritte, la dichiarazione dello stato di calamità naturale.

Avendo sottolineato e sollecitato inoltre l’esigenza di interventi urgenti a sostegno di un settore che rischia di scomparire a causa della cattiva gestione politica e amministrativa che subisce direttive europee non adeguate alla pesca artigianale italiana, che vede la gestione anomala dei fondi europei spesso utilizzati in progetti inutili e/o realizzati solo in parte e che ha visto la creazione di numerosi marchi di qualità del pescato tutti sconosciuti agli stessi armatori e pescatori professionali nonché agli stessi consumatori, con la presente per chiedere voler informare tutte le associazioni di categoria presenti sul territorio, sui dettagli della dichiarazione dello stato di crisi, tipi di intervento etc..

A parere della F.A.S. così come riportato in numerose note trasmesse alla Regione Siciliana e all’Assessorato Agricoltura e Pesca non servono fondi straordinari, basta utilizzare bene i fondi europei già disponibili in cassa, annullare tutta la programmazione del FEAMP, dei FLAG etc. alla luce delle nuove esigenze e danni provocati dall’emergenza Coronavirus, altrimenti, in assenza di interventi seri e concreti, capacità di gestione politico amministrativa e professionali,  in Sicilia, isola bagnata dal mare, i pescatori, gli agricoltori, i consumatori rischiamo di mangiare in futuro, solo pesce e frutta d’importazione.

Occorre pensare alla creazione di nuovi mercati del pescatore proiettato verso il futuro, vista l’ultima esperienza vissuta in occasione dell’emergenza Coronavirus, mercati e/o supermercati all’aperto che potrebbero essere realizzati all’interno dei Porti, con aree ben attrezzate, riservate e ben coordinate anche da spot pubblicitari istituzionali finanziabili tramite i famosi fondi FEAMP.

Creare un App istituzionale in grado di mettere in contatto pescatori consumatori, agricoltori consumatori, allevatori consumatori, gestiti con serietà e trasparenza a tutela di imprenditori e utenti.

Immagine di repertorio