PALERMO – Questa mattina, il Consiglio comunale di Palermo, riunitosi nel Palazzo Comitini, ha approvato il regolamento sulla movida.
Ieri la seduta era stata aperta alle 15, ma in seguito interrotta per consentire le consultazioni tra i gruppi consiliari di sala Martorana, che sono terminate con un accordo soltanto nella notte.
Il voto è arrivato alla fine di una giornata di consultazioni e rinvii, dopo ben sei ore di lavoro.
Così è stato definito un testo che era stato proposto dall’assessore alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti.
Obiettivo sicurezza
Negli ultimi mesi, i locali aperti a Palermo durante la notte, sono spesso stati luoghi di violenze e risse.
Per questa ragione, uno degli obbiettivi del regolamento è garantire maggiore sicurezza nelle strade e nei locali aperti durante le ore della movida.
Proprio il regolamento approvato è “diretto ad assicurare la coesistenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e intrattenimento nelle aree private e pubbliche nel territorio del Comune di Palermo. Questo mediante la regolamentazione dei comportamenti e degli impatti, diretti e indiretti, sull’ambiente urbano, derivanti dalle manifestazioni pubbliche o private nonché dagli esercizi commerciali, artigianali alimentari e di somministrazione di alimenti e bevande“.
Cosa prevede il regolamento
“Questo strumento – dichiarano i consiglieri Salvo Alotta, Pasquale Terrani ed Ottavio Zacco – tiene conto delle esigenze di tutti e soprattutto guarda prioritariamente alla sicurezza dei giovani e della città. Viene prevista la possibilità di intervenire successivamente con ordinanza del sindaco su specifiche esigenze che possono presentarsi in seguito alla sua entrata in vigore“.
Previsti ticket d’ingresso nominativi per le discoteche. Emanato anche l’obbligo per i titolari dei pubblici esercizi di munirsi di videosorveglianza.
Inoltre, vengono limitati gli orari di attività per le slot machines. I limiti orari di chiusura dei locali notturni, invece, differiscono in base alla loro posizione nel territorio comunale (centro o località balneari).
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