Corsica Ferries approda tra i “mafiosi”: polemica per il nuovo spot stereotipato

Corsica Ferries approda tra i “mafiosi”: polemica per il nuovo spot stereotipato

PALERMO – Un ristorante, un piatto di spaghetti, la musica in stile Padrino e un uomo che si atteggia a mafioso (tale Don Vincenzo). Le premesse per dare spazio ai classici stereotipi, purtroppo tipici, che riguardano l’Italia in generale e la Sicilia in particolare ci sono tutti.

Se a questo viene aggiunto che il “materiale” sopracitato è stato utilizzato per uno spot di una compagnia traghettale italo-francese per promuovere i nuovi collegamenti a Palermo e Trapani, il gioco è fatto. La compagnia in questione è la Corsica Ferries e la trovata pubblicitaria (quanto mai banale) ha giustamente scatenato l’ira di tutti quelli che si sono stancati dei soliti riferimenti stereotipati riguardo la Sicilia.

A sollevare la polemica è stato proprio il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, assieme all’assessore e presidente del distretto turistico della Sicilia occidentale, Rosalia d’Alì. Entrambi infatti, hanno sottolineato il fatto che la Sicilia non può e non deve essere identificata unicamente come terra di mafia.

Il primo cittadino trapanese ha ritenuto inopportuni i luoghi comuni utilizzati per fare audience. Nonostante ciò, ha sottolineato l’importanza dei collegamenti della compagnia, soprattutto in chiave turistica.

Alquanto indignata la d’Alì. La presidentessa del distretto turistico ha dichiarato di aver scritto una lettera al presidente della Corsica Ferries. Ha inoltre definito generalizzante, illogico e offensivo lo spot della compagnia di navigazione. Una pubblicità, ha concluso, che andrebbe contro il lavoro che il distretto sta portando avanti.

Fonte immagine Facebook