PALERMO – Parole dense di significato quelle pronunciate dall’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice durante l’omelia tenuta nella Basilica di San Domenico in occasione della solennità del Corpus Domini.
“L’Eucaristia convoca il mondo intero. Dilata sempre la Chiesa, le nostre comunità cristiane, i nostri cuori. ‘La mia carne che io darò è per la vita del mondo’ (cfr Gv 6,51), per la vita di questa nostra città, che conosce incuria, povertà, violenza, indifferenza“, ha detto.
“Di questa nostra città che unisce il sangue dei martiri della giustizia e della fede, che vuole e deve tornare a essere spazio comune di legalità, di solidarietà e di convivenza pacifica; giardino e non mondezzaio; di questa città che vuole riconoscere e onorare ogni corpo, a maggior ragione quando viene deposto nei suoi cimiteri in attesa della beatitudine della vita e della convivialità eterna“, prosegue.
E ancora: “Vivere è gustare la vita che scorre dentro e fuori di noi, accanto a noi e in ogni anfratto di questo giardino che ci ospita con al centro l’albero della vita. Vivere è condividere con altri il gusto della vita“.
“Torniamo tutti al gusto del pane!“, è l’invito del vescovo di Palermo rivolto ai cittadini per esortarli a riflettere indicando la corretta via.
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