Controlli “a setaccio” nel quartiere Zen di Palermo: insulti e tentativi di aggressione verso gli agenti

Controlli “a setaccio” nel quartiere Zen di Palermo: insulti e tentativi di aggressione verso gli agenti

PALERMO – Attimi di panico nel quartiere Zen di Palermo, dove un servizio di controllo dei carabinieri, finalizzato alla ricerca di armi e droga, ha generato tensione, scontri e aggressioni verbali/fisiche.

Controlli “a setaccio” nel quartiere Zen di Palermo

Tutto è iniziato stamattina presto, quando un vasto dispiegamento di forze dell’ordine ha iniziato a setacciare palmo a palmo magazzini, garage e alcune abitazioni private tra i padiglioni del popoloso quartiere. L’obiettivo era quello di smantellare eventuali arsenali o depositi di sostanze stupefacenti nascosti nella zona.

La situazione, inizialmente sotto controllo, è degenerata nel corso di una perquisizione dentro un magazzino. Momenti di caos e paura allo Zen di Palermo, dove i carabinieri hanno cercato il prima possibile di riportare calma e ordine pubblico.

La situazione di scompiglio

Secondo le prime ricostruzioni, alcuni residenti avrebbero reagito con veemenza alla presenza dei militari, passando dalle proteste verbali a spintoni e tentativi di aggressione per ostacolare le operazioni.

Alcuni degli abitanti del luogo, sono stati fermati e condotti in caserma per essere identificati e valutare la loro posizione. La notizia del fermo si è diffusa rapidamente nell’interno quartiere, e in pochi minuti la tensione si è spostata davanti alla stazione dei carabinieri.

Necessari i rinforzi

Un capannello di familiari e amici si è radunato all’esterno del plesso, creando un clima di forte agitazione che ha reso necessario l’intervento di ulteriori pattuglie della polizia di stato, giunte sul posto per quietare gli animi e presidiare l’area.

Al momento, le forze dell’ordine mantengono un solido presidio nel quartiere, mentre le attività di controllo e perquisizione proseguono senza sosta.