PALERMO – La Polizia di Stato ha arrestato un palermitano di 71 anni ritenuto responsabile del reato di furto aggravato di energia elettrica.
I poliziotti del commissariato di Pubblica Sicurezza Oreto – Stazione, nei giorni scorsi, hanno effettuato un controllo in un esercizio commerciale di via Oreto, al fine di verificare l’eventuale presenza di allacci abusivi alla rete elettrica.
Il contatore abusivo
Gli agenti, entrati all’interno del locale in piena attività, con tutti gli apparecchi elettronici regolarmente funzionanti, hanno chiesto al titolare di fornire indicazioni, in attesa dell’arrivo degli operatori dell’Enel, sul luogo dove si trovava il contatore. Tuttavia, il titolare cercava di abbandonare il bancone da lavoro e fare ingresso nel retro del locale.
Insospettiti da tale atteggiamento, gli agenti, lo hanno seguito in un magazzino presente nella parte posteriore dell’esercizio commerciale, adibito a deposito.
L’uomo è stato sorpreso ad armeggiare nei pressi di una nicchia a muro in cui vi erano dei cavi elettrici ed un contatore.
L’arrivo del personale Enel
Il personale Enel, invece, arrivato in quel momento, eseguiva i controlli e accertava che un contatore “dismesso”, quello su cui armeggiava il titolare dell’esercizio commerciale, era manomesso e sulla morsettiera erano collegati i cavi dell’allaccio abusivo.
Tale contatore alimentava totalmente l’attività commerciale.
Gli accertamenti
Ulteriori accertamenti hanno consentito di confermare che all’interno dell’attività era presente un secondo contatore regolarmente funzionante che al controllo aveva la leva dell’interruttore su off, per cui non erogava energia.
Il personale Enel ha dismesso l’allaccio abusivo e ha proceduto alla messa in sicurezza dei cavi elettrici e quindi del locale.
È in corso di accertamento una stima del danno economico patito dall’azienda.
L’uomo – condotto negli uffici di polizia – è stato arrestato nella flagranza del reato di furto aggravato di energia elettrica.
Note
Si rappresenta che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di eventuali sentenze passate in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
