PALERMO – Il prossimo 19 luglio, ventitreesimo anniversario della morte di Paolo Borsellino, Manfredi, Lucia e Fiammetta non prenderanno parte alla commemorazione pubblica del padre.
Per l’occasione infatti la famiglia ha già scelto di celebrare una funzione religiosa in onore del congiunto, ma di mantenere le distanze da qualsiasi altra iniziativa. Manfredi ha addirittura scelto di rimanere in servizio nella caserma di Cefalù, dove oggi ricopre la carica di commissario di polizia.
Fiammetta e Lucia molto probabilmente si sposteranno a Pantelleria dove, in una chiesa piccolissima, potranno rivivere il loro dolore lontano da occhi indiscreti e da quella “antimafia di facciata” che tanto indispettisce la famiglia del magistrato siciliano.
È proprio Manfredi a rilasciare queste dichiarazioni alla stampa; il poliziotto sostiene anche che “la maniera migliore per ricordare un uomo come Paolo Borsellino, mio padre, è sicuramente servire lo Stato concretamente, lontani dagli onori della ribalta. Qualche anno fa ho avuto la fortuna di ricordarlo portando a termine un blitz che ha messo a dura prova la criminalità locale. Non conosco modi migliori per commemorare Paolo Borsellino“.
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