Sgominata banda di ladri di sigarette: NOMI E FOTO dei 13 arrestati

PALERMO – Questa mattina è scattata un’operazione dei carabinieri di Palermo, a seguito dell’indagine denominata “Commando”, nei confronti dei responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e ricettazione.

In particolare, le indagini sono partite dopo un tentativo di rapina, avvenuto a fine settembre 2016 in via Pirandello. A seguito di alcuni mesi di approfondimenti, è emerso che i crimini commessi erano il frutto di un accordo stabile tra diverse persone, che miravano ad arricchirsi commettendo rapine a danno di autotrasportatori di tabacchi lavorati. Il gruppo criminale agiva anche con mezzi rubati.

Ecco i nomi dei 13 arrestati:

  •  Alessandro Algeri, 33 anni: custodia cautelare in carcere;
  • Fabio Alvaro Algeri, 28 anni: già detenuto per altra causa in carcere;
  • Alessandro Cannizzaro, 39 anni, in detenzione domiciliare per altra causa e adesso in carcere;
  • Andrea Garofalo, 23 anni, agli arresti domiciliari per altra causa e adesso in carcere;
  • Giuseppe Garofalo, 27 anni, carcere;

  • Gioacchino Precania, 35 anni, carcere;
  • Cesare Unniemi, 46 anni, carcere;
  • Pietro Sanzo, 37 anni, arresti domiciliari;
  • Giuseppe Luisi, 44 anni, già detenuto per altra causa e adesso in carcere;

  • Domenico Di Vita, 53 anni, in atto sottoposto alla libertà vigilata e arresto agli arresti domiciliari;
  • Vincenzo Oliva, 53 anni, arresti domiciliari;
  • Roberto Ferrante, 48 anni, carcere;
  • Giovanni Puccio, 23 anni, arresti domiciliari.

Nello specifico, i primi otto sono responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e ricettazione, mentre gli altri cinque sono responsabili di essere gli esecutori materiali di rapine e tentate rapine.

Il modus operandi dei crimini era sempre lo stesso:

  •  una fase preparatoria: che consisteva nel riepilogo di ruoli e competenze, ma anche nella definizione dei tempi e delle modalità d’intervento;
  • una seconda fase: prevedeva che alcuni indagati badassero alla ripartizione dei ruoli, altri alla decisione sulla opportunità di procedere o meno all’esecuzione della rapina, in ragione del livello di rischio dell’operazione rapportato al presumibile bottino da conseguire; altri associati si occupavano in concreto del reperimento e della guida dei veicoli rubati, utilizzati per bloccare la marcia dei furgoni carichi di tabacchi, per poi portarli con la forza dove avveniva la “razzia” della merce. Lì, ad attenderli, c’erano altri gregari.